Terni. San Valentino, il vescovo: «Basta alzare nuovi muri»

Terni. San Valentino, il vescovo: «Basta alzare nuovi muri»
di Riccardo Marcelli
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Lunedì 12 Febbraio 2024, 12:22

LA FESTA DELLA CITTÀ

Le buone relazioni sono al centro del solenne pontificale di San Valentino celebrato dal vescovo monsignor Francesco Antonio Soddu celebrato ieri in Cattedrale. La prima volta senza la presenza di don Carlo Romani, recentemente scomparso. La domenica coincide pure la giornata mondiale del malato. Nonostante il tempo incerto, la chiesa è gremita. A fare gli onori di casa il vescovo che accoglie la presidente della Regione Donatella Tesei, il prefetto Giovanni Bruno, il questore Bruno Failla. Con il sindaco Stefano Bandecchi assente alla cerimonia religiosa più importante per Terni, è il vice Riccardo Corridore ad indossare la fascia tricolore pronunciando l'atto di affidamento della città del Santo Patrono dopo l'accensione della lampada votiva. Accanto a lui l'assessore Viviana Altamura, la presidente del consiglio Sara Francescangeli e la consigliera regionale Eleonora Pace. La parte musicale della celebrazione è stata curata dal Coro Diocesano diretto da don Sergio Rossini che mai come in questa occasione è riuscita a coinvolgere tutti i fedeli, ricevendo impliciti complimenti per una celebrazione partecipata. Ad accompagnarlo il gruppo strumentale del liceo musicale Angeloni. "Solo l'amore afferma monsignor Soddu nell'omelia- mette in atto delle buone relazioni tra le persone, quelle che mirano alla comunione e non alla divisione o disgregazione, alla edificazione e non alla distruzione, che cercano di costruire ponti e non di innalzare muri". Il vescovo, insomma, esorta pure il nostro territorio a curare il male della povertà di relazioni: "Anche le relazioni non sane, malate, che minano la nostra salute a qualsiasi livello di rapporto, dall'interpersonale al familiare al sociale".

 

E mentre il vescovo pronunciava queste parole, sui cellulari degli amministratori presenti, arriva il messaggio di dimissione da Coordinatore di Alternativa popolare di Lorenzo Filippetti.

Prima della benedizione finale, il vescovo ringrazia i partecipanti, dal Prefetto ai bambini, saltando chiaramente il sindaco, mentre alcuni adolescenti consegnano l'effige di San Valentino realizzata dal maestro Giovanni Gasparro su commissione dell'assessore alla cultura Michela Bordoni, contenente la preghiera letta dal vescovo insieme ai fedeli.

 

La stessa immagine compare sugli stendardi esposti alle finestre durante la processione. Una operazione intelligente di marketing religioso identitaria che insieme al corteo storico, ha sicuramente qualificato il senso della processione.

 

Una volta arrivati in basilica sul sagrato c'è stata la benedizione conclusiva del Vescovo e la lettura della preghiera da parte della nuova presidente dell'Azione Cattolica diocesana Rita Pileri. "Caro San Valentino con il tuo aiuto - afferma Rita Pileri- vorremmo che la nostra città sia luogo di dialogo sereno e costruttivo, del rispetto delle persone, delle regole e delle istituzioni, una città capace di discernere il presente per progettare un futuro in cui tutti si sentano accolti". A qualcuno saranno fischiate le orecchie.

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