San Gemini, la quarantesima Giostra dell'Arme
per gli operai della fabbrica delle acque

La presentazione del programmma della Giostra dell'Arme davanti alla Sangemini
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Sabato 21 Settembre 2013, 20:37 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 08:44
SAN GEMINI Manca meno di una settimana alla storica lettura del Banno dell'Annuntio e del Provocatio che San Gemini rivivr di nuovo nel Medioevo. /> Un Medioevo di festa e storia, se non fosse che quest'anno - a distanza di secoli - la città della Giostra dell'Arme si ritrovi ancora una volta nel vivo di un altro «periodo buio». Il buio di una vertenza che tiene tutto San Gemini in sospeso, per la sorte della fabbrica che porta il suo nome e che dall'Ottocento ad oggi, ha prodotto una fra le migliori acque del mondo, dando lavoro a centinaia di famiglie del paese, di generazione in generazione.

Dal 28 di settembre al 13 di ottobre ci sarà comunque, la quarantesima edizione della rievocazione storica - che vede contrapporsi dal 1974 i due Rioni della Piazza e della Rocca - ma la Giostra dell'Arme non trascorrerà gioiosa e spensierata, come sempre. E il pensiero, fisso, preoccupato e di speranza è rivolto ai 136 dipendenti della società San Gemini. Non è un caso se la conferenza stampa di presentazione le istituzioni, l'Ente Giostra e l'intera comunità del paese l'hanno voluta fare davanti ai cancelli della fabbrica delle acque minerali, come segno tangibile di solidarietà.

«Del resto i nostri tratti distintivi – specifica il sindaco Leonardo Grimani – l'acqua e la Giostra sono un tutt'uno ed è impossibile scinderli l'uno dall'altro». Intanto, si provvederà con il consueto imbandieramento della città con i vessilli rionali e domenica 29 giornata speciale per la celebrazione del quarantennale: dalle undici alle 15.30 una serie d'iniziative per commemorare questo storico anniversario.

Si parte con l'inaugurazione - al Cinema comunale - della mostra sugli anni migliori della manifestazione, a cura dell'Ente Giostra ed in collaborazione con la fotografa san geminese Rita Diomei; a seguire la presentazione del libro, scritto dal professore ed ex sindaco Carlo Folli sulla festa e la rievocazione al campo della Giostra delle prime edizioni, con i cavalieri che si esibiranno oggi come allora. Ad ottobre, si entrerà nel clima arroventato della competizione fra Rioni, con la sfida dei tamburini il due, l'investitura il giorno successivo, l'investitura dei cavalieri col «Duellar cortese».

La processione coi fuochi d'artificio, invece, insieme con le prove ufficiali ed il corteo storico – sabato 12 ottobre - saranno il prologo della giostra cavalleresca di domenica 13, con la discesa in campo e sugli spalti di tutto il paese, diviso solo per quest'occasione in Rocca e Piazza.