Ospedali e Asl, reparti da chiudere
e nomine a pioggia: è scontro nel Pd

Ospedali e Asl, reparti da chiudere e nomine a pioggia: è scontro nel Pd
di Federico Fabrizi
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Lunedì 20 Gennaio 2014, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 12:37
PERUGIA - Che sia rivoluzione-Renzi, ciclone o tsunami, sta di fatto che qualche temporalone arriva pure qua. Inizia a piovere dalle parti della sanit

Nei giorni scorsi i renziani - il coordinamento guidato dal cigiellino Nicola Preiti - aveva chiesto e ottenuto di convocare il dipartimento sanità del Pd (quello guidato da Attilio Solinas). Apriti cielo. Dalla riforma dei Punti nascita - dov'è finita? - alla proliferazione dei dipartimenti della Asl 2, passando per i dati della mobilità sanitaria - «aumentano gli umbri che vanno a curarsi fuori» - si sono visti fulmini e saette. E i renziani non erano i più arrabbiati. Il quasi-segretario regionale Giacomo Leonelli è avvisato. Da quelle parti c'è burrasca. Un pezzo di partito guarda dritto in direzione della giunta regionale.



Catiuscia Marini, che ha annunciato di voler tenere per sé la delega alla sanità fino al 2015, mette in fila le cose fatte. Ha cancellato un paio di Asl, siglato l'intesa con Università per due ospedali “integrati” con la Facoltà di Medicina, ha piazzato l'Umbria nell'elite delle Regioni benchmark - per i costi standard - e giusto qualche giorno fa ha incassato i complimenti del ministro Lorenzin.



«A noi non interessano le caselle da riempire - dice Nicola Preiti, coordinatore del comitato Umbria sanità per Renzi - ma che si facciano le cose. Pur riconoscendo la qualità del nostro sistema sanitario, garantita dall'impegno delle professionalità che lavorano ogni giorno, per superare certe problematiche occorre una spinta riformatrice». Previsioni del tempo: nuvoloni all'orizzonte. Pantalla, Narni e Assisi sono nella lista dei Punti nascita a rischio, e occhio alle nomine, a cominciare dai tanti “capi dipartimento” della Asl 2.
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