«Poiché non vi può essere pace senza amore – ha evidenziato Bartolomeo I –, ecco che il nostro incontro con voi è testimone di quell’amore che lega la Chiesa di Costantinopoli alla Chiesa di Perugia. Ogni comunità cristiana, fedele all’insegnamento del suo Maestro, è un luogo di amore in cui i fratelli si trovano per pregare e per spezzare il Pane insieme».
A precedere nella parola il Patriarca è stato il cardinale Gualtiero Bassetti nel porgere il suo affettuoso saluto all’illustre ospite, presentando Perugia come una città «crocevia di popoli e di culture, un luogo di incontro di giovani di tutto il mondo, che qui giungono per motivi di studio o di lavoro. Per i giovani studenti stranieri, molti dei quali provenienti dalla Grecia, dall'Europa dell'Est o dal Medio Oriente, tantissimi appartenenti alla Chiesa ortodossa – ha sottolineato il porporato –, hanno trovato nella Chiesa perugina la loro seconda comunità di fede».
Il cardinale ha anche ricordato l’impegno concreto della Chiesa cattolica nel processo di accoglienza-integrazione sociale e spirituale dei cristiani ortodossi a Perugia, menzionando l’opera del compianto mons. Elio Bromuri, «che si è speso per tutta la vita a favore del dialogo interreligioso e della fraterna accoglienza, fondando anche il Centro Ecumenico San Martino e l’Ostello della Gioventù». Una fraterna accoglienza che rappresenta «un frutto dell'amicizia e dell'amore che lega le nostre comunità cristiane e che, con l'aiuto di Dio – ha detto il cardinale –, speriamo di rafforzare sempre di più, seguendo anche l'esempio di Papa Francesco e di Vostra Santità, che domani tornerete ad incontrarvi nella città di Assisi, per rafforzare i vincoli di carità tra le nostre Chiese e incontrare uomini di fede e cultura di diverse provenienze etniche, sociali e religiose».
La preghiera ecumenica per la pace presieduta dal patriarca Bartolomeo I nella cattedrale di San Lorenzo si è conclusa con la recita del Padre Nostro seguito dal gesto dello scambio della pace e dei doni. Prima di lasciare San Lorenzo, il Patriarca ha salutato i vescovi dell’Umbria, i rappresentanti delle Chiese cristiane presenti a Perugia e i rappresentanti delle Istituzioni civili, politiche e del mondo della cultura del capoluogo umbro.
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