Terni. Rapina in tabaccheria, il titolare: «Preso a pugni ma l'ho fatto fuggire» `

Terni. Rapina in tabaccheria, il titolare: «Preso a pugni ma l'ho fatto fuggire» `
di Nicoletta Gigli
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Sabato 2 Marzo 2024, 08:12

TERNI «Nonostante i pugni in faccia non mi sono lasciato intimorire, l'ho rincorso fino all'esterno. E' scappato via con la macchina che era parcheggiata davanti alla tabaccheria, al volante c'era un'altra persona». Il 35enne ternano che giovedì sera è finito in ospedale dopo due pugni in pieno volto sferrati dal rapinatore solitario che cercava i soldi della cassa è ancora sotto choc. Il volto tumefatto, le ferite medicate al pronto soccorso con una prognosi di una settimana, la paura per quello che poteva accadere ma anche la certezza che lui avrebbe difeso con tutte le forze la tabaccheria che gestisce in via Gramsci e protetto sua madre e sua sorella, che erano nel locale. L'irruzione del malvivente, col volto coperto dal passamontagna, qualche minuto prima delle otto di sera. Madre e figli sono dietro al bancone, protetto anche dal plexiglass. E' uscita l'ultima cliente e stanno chiudendo i conti quando l'uomo entra come una furia. «Cassa, cassa» intima ai presenti. Si avvicina alla donna, che ha in mano il lettore di codici e lo usa per colpire il rapinatore. Il figlio si alza dalla sedia per proteggere la madre.

Il malvivente, per tutta risposta, raggiunge il retro del bancone e sferra due pugni a mani nude al 35enne. Gli occhiali da vista saltano via, al giovane tabaccaio inizia ad uscire il sangue dal naso e dalla bocca ma nonostante questo si mette a inseguire l'uomo incappucciato che imbocca la porta d'uscita. Nella fuga colpisce con un pugno una vetrina che poi va in frantumi. il 35enne lo vede salire su un'auto condotta da un'altra persona che ingrana la marcia e sparisce.
Qualcuno parla di una Fiat Punto azzurra, che sarebbe stata ritrovata dalla polizia nella notte. I titolari della tabaccheria di via Gramsci sono stupiti perché la squadra volane arriva sul posto in meno di cinque minuti.
La ragione è semplice. In via Milazzo, a San Giovanni, un rapinatore solitario ha assaltato la tabaccheria un quarto d'ora prima. Anche in questo caso è stato messo in fuga dal titolare, che l'ha inseguito con una mazza da baseball prima di vederlo salire su un'utilitaria. Nel locale di via Milazzo c'erano i titolari e una cliente: «Era incappucciato, ha aperto la busta che aveva in mano chiedendo le sigarette e i gratta e vinci ed è stato messo fuga da mio cognato». Anche qui l'auto del malviventi è una Fiat Punto azzurra. In 25 anni di attività è la seconda irruzione per la tabaccheria di San Giovanni. Due anni fa un rapinatore solitario aveva arraffato un misero bottino, tra cui tre pacchetti di caramelle, ma poi era stato incastrato e denunciato. In una settimana aveva messo a segno tre rapine in altrettante tabaccherie per le quali ha chiuso il conto con la giustizia dopo la condanna del tribunale. Le indagini sono affidate agli investigatori della squadra mobile, che hanno acquisito le immagini delle telecamere che sorvegliano i due locali presi di mira e di quelle che hanno immortalato la fuga a bordo dell'utilitaria.
 
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