Città di Castello, per un pugno nell'occhio chiesto maxi-risarcimento da 300 mila euro

Il colpo ha provocato lo scoppio del bulbo oculare

L'ospedale di Città di Castello
di Enzo Beretta
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 09:14

Un risarcimento di 300 mila euro è stato chiesto da un giovane picchiato in un bar di Città di Castello: il pugno rimediato nell'occhio sinistro gli ha provocato lo scoppio del bulbo oculare. La richiesta danni è stata avanzata nel corso dell'udienza preliminare davanti al gup Natalia Giubilei nella quale un marocchino di 37 anni è accusato di lesioni gravi per aver sferrato il cazzotto al rivale che in quel momento indossava gli occhiali da vista. Il fatto è avvenuto il 24 maggio 2022 allo Snack Bar di Città di Castello. Il capo d’accusa parla di lesioni personali «consistite nello scoppio del bulbo oculare con perdita della funzionalità e dell'anatomia del globo». Allo straniero viene contestata anche l'aggravante di «aver cagionato alla persona offesa una malattia di durata superiore a 40 giorni ed esiti permanenti consistenti nell'indebolimento dell'organo della vista». Intorno alle 22 - si legge nell’atto di costituzione di parte civile depositato dall'avvocato Andrea Castori - «per futili motivi legati ad apprezzamenti che l'indagato aveva fatto nei confronti della mia ragazza che gestisce il bar, sono stato spintonato e colpito con un pugno all'occhio sinistro, mi ha rotto gli occhiali da vista e provocato lo scoppio del bulbo oculare». 

La vittima tentato di reagire all'aggressione e durante il parapiglia i due sono caduti a terra, finché è intervenuta anche la fidanzata. «A causa del pugno il mio cliente si è dovuto sottoporre ad un delicato intervento chirurgico all'occhio sinistro per trapianto di cornea e del cristallino - spiega Castori -.

Le condotte descritte hanno causato una lesione superiore a 40 giorni e postumi permanenti caratterizzati dalla perdita della funzionalità e della anatomia del globo oculare sinistro. Ancora oggi il mio cliente non vede dall'occhio sinistro e dovrà sottoporsi ad ulteriori interventi chirurgici. Ha subito una gravissima menomazione della vista per cui ha diritto al risarcimento del danno biologico e non patrimoniale subito, causato dalla dolosa condotta dell'imputato che lo ha colpito con un pugno all'occhio».

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