La promessa di Lewis: «Grifo, ai playoff saremo pronti»

Noah Lewis, 23 anni
di Antonello Ferroni
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Venerdì 5 Aprile 2024, 08:34

PERUGIA E’ tra le più belle sorprese di una stagione difficile che attende il suo verdetto. Sin da quando è arrivato a gennaio il difensore olandese Noah Lewis, 23 anni e un potenziale fisico e tecnico di categoria superiore, ha fatto vedere a tutti di che pasta è fatto: personalità, grinta, senso della posizione e dell’anticipo, si è imposto all’attenzione di tutti andando a colmare le lacune dovute agli infortuni di Angella e Dell’Orco nel reparto difensivo del Perugia, che grazie anche a lui si conferma tra i migliori.

“Di Perugia mi piace tutto”, spiega il gigante olandese col sorriso, in inglese e con l’aiuto di un’insegnante del Wall Street English, istituto in cui studia l’italiano. “La città, la gente e il modo in cui la squadra mi ha accolto sono ideali. Ero svincolato da un paio di mesi dopo la stagione in Irlanda, nel Saint Patricks, il mio manager mi ha prospettato la possibilità di Perugia e dell’Italia e l’idea mi è piaciuta. Sono arrivato, ho fatto il provino e sono stato preso. Vivo da solo ma mi trovo bene, in queste ore sta arrivando mia madre dall’Olanda e la gente mi aiuta ad ambientarmi”.

Curiosità: la sorte lo vuole sempre… biancorosso. “Sì, sono i colori sociali del Feyenoord in cui sono cresciuto ma anche del Saint Patrick’s e del Willem II, quando ho saputo del Perugia ho pensato al destino. La prima cosa che ho fatto quando sono arrivato è stata la visita al Museo del Grifo con Claudio Giulietti che mi ha raccontato la storia del club, anche i tifosi me ne parlano. Le differenze che ho incontrato? Beh, in Olanda e in Irlanda ero più abituato ad attaccare e a dare maggiore importanza alla costruzione del gioco, in Italia si lavora di più sulla fase difensiva. Ma difendere mi piace, sono nato per quello. La soddisfazione più bella è fermare gli avversari, evitare che segnino.

Devo crescere nell’intesa con i compagni, nel gioco e nella comunicazione. Mi trovo bene in particolare con Souarè e Sylla ma sto bene con tutti e mi rendo conto di quanto è importante che impari l’italiano prima possibile”.

E cosa pensa del Perugia? “Siamo davvero un’ottima squadra, un mix di esperienza con elementi di alto livello come Angella e Dell’Orco e altri di gioventù e talento, faccio i nomi di Paz e Mezzoni ma potrei farne tanti. Davvero una buona combinazione”.

Quali sono i suoi modelli olandesi? “Senza dubbio Van Dijk del Liverpool”. La sua miglior partita? “Credo quella con la Juventus NG, quando ho anche segnato il mio primo gol nel Perugia”. A proposito, in una partita in Irlanda segnò una doppietta e prese una traversa. “Eppure devo migliorare proprio nella pericolosità sui calci d’angolo e sui piazzati, ci sto lavorando”. Obiettivi personali? “Sono ambizioso, vorrei la promozione in B con il Perugia. In ogni caso il mio futuro lo vedo qui, sono arrivato da poco e ho un contratto per altri due anni, voglio focalizzarmi solo sul presente”. Allora parliamo dell’immediato. “Formisano è giovane, ambizioso, davvero un buon allenatore, mi piace molto. Ha un ottimo rapporto personale con me e con la squadra, sa correggerci e stimolarci, sa leggere le partite e farci crescere. Dobbiamo sfruttare queste ultime quattro partite per migliorare sia in difesa che in attacco, stiamo lavorando per arrivare ai playoff nelle migliori condizioni e sono certo che avremo buone chances. Saremo pronti”.

Prosegue intanto la preparazione al match con l’Olbia, in programma domenica (ore 14) al Curi. Quando i sardi si presenteranno con il nuovo tecnico Oberdan Biagioni, promosso dalla Primavera dopo il ko per 5-0 a Rimini. Nel Perugia mancherà Matos ed è in forse proprio Lewis, che potrebbe essere destinato ad un turno di riposo.

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