Perugia, picchia la moglie e le getta addosso la candeggina

Il tribunale penale di Perugia
di Enzo Beretta
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Domenica 10 Marzo 2024, 09:30

Potrebbe decidere di patteggiare la propria condanna il 45enne di San Severo (provincia di Foggia) finito sotto processo a Perugia con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti della moglie. Secondo le accuse la donna ha rischiato di essere strangolata dal marito che in preda alla furia le gridava: «Zitta che finisce subito». Una volta, nel luglio 2020, ricostruisce il pm, «dopo aver fatto uso di sostanze alcoliche ha tentato nuovamente di strangolarla alla presenza dei due figli minori». Le contestazioni contengono altre gravi accuse come quella di averle spruzzato addosso la candeggina, di averla ferita ad una gamba con la lama di un taglierino e di averla picchiata con la doga del letto.

La Procura racconta di «pugni in testa», «calci allo stomaco», frasi pesanti come ‘Ti taglio la faccia e i capelli’ da parte dell’imputato che un giorno ha inseguito la persona offesa «cercando di sfondare la porta». In uno dei momenti più accesi di violenza - è stato ricostruito attraverso le denunce - il pugliese ha fatto bere alcol al figlio per poi tornare alla carica contro la donna che per la paura, nel frattempo, si era andata a chiudere a chiave nella camera da letto. Le violenze sembravano non finire mai: una «bottiglia di vetro spaccata», l’augurio di morire, la «candeggina spruzzata addosso», il gesto di scagliarle un grosso masso in testa. E poi quel viaggio, tremendo, in auto: «In stato di ebbrezza alcolica - ricostruisce la Procura - si metteva alla guida dell’auto insieme alla moglie e ai figli, rischiando di avere un incidente». ‘Ti ammazzo, ti faccio fuori’, le gridava.
 

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