PERUGIA - Il Comune stanzia 26mila euro per studiare lo stato di salute delle piante lungo viale alberati e nei parchi. L’unità operativa Ambiente ed energia ha affidato in questi giorni ad un agrotecnico del territorio l’incarico di effettuare una serie di «indagini strumentali delle condizioni biomeccaniche, fitosanitarie e di vigoria» che interesseranno 90 piante. Ne uscirà una relazione puntuale, spiega l’atto, sullo stato di conservazione degli alberi con indicazione degli interventi da effettuare. A spiegare le motivazioni che hanno fatto scattare l’indagine, è la stessa determinazione dirigenziale 3291. «Il Comune è proprietario di circa 48.000 alberi che sono radicati in ambiti a frequentazione pubblica quali viali, aree verdi e parchi. Le piante che ornano i viali cittadini sono caratterizzate da uno stato fitosanitario in alcuni casi precario per la loro vetustà, per gli esiti di traumi e per la loro localizzazione in un ambiente non sempre idoneo ad ospitarli». Da qui è emersa la necessità di integrare «il controllo speditivo» con valutazioni più tecniche e approfondite. La verifica statica visiva e strumentale con il metodo Vta (Visual tree assessment) verrà integrata con il metodo per il calcolo della resistenza al vento e misurazioni strumentali per verificare la stabilità dell’albero, effettuate con tomografo sonico. Quest’ultime, in poche parole, sono analisi della resistenza meccanica delle singole piante.
DAL PALAZZO A proposito di verde, ieri in commissione Affari istituzionali di palazzo dei Priori è proseguito il dibattito sul regolamento della nuova Consulta del verde. Vari gli emendamenti discussi durante la seduta. Uno dei nodi principali, discusso a più riprese, resta quello dei componenti. In particolare Francesca Tizi (M5s) ribadisce la «necessità di garantire una rappresentanza delle associazioni/comitati locali all’interno della consulta non fermandosi alla mera partecipazione senza voto». Dopo la prima discussione in commissione, dagli uffici è emersa una proposta: «Sono membri di fatto della consulta i rappresentanti delle associazioni e comitati del verde cittadino in numero massimo di cinque in rappresentanza di altrettante associazioni e comitati». Nicola Paciotti (Pd) sulla composizione ha sostenuto l’opportunità «di non limitare eccessivamente la partecipazione delle associazioni e dei comitati cittadini che si occupano in maniera stabile del tema della tutela del verde».