Perugia, torna la processione di Maria Ausiliatrice
«Una storia per borgo Sant’Angelo e la tutta città»

Il direttore del Don Bosco don Claudio Tuveri
di Riccardo Gasperini
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Giovedì 18 Maggio 2023, 08:37

PERUGIA - Un salto indietro nel tempo per un borgo e l’intera città. Il 4 giugno, nel cuore di Porta Sant’Angelo, sarà riproposta la processione in onore di Maria Ausiliatrice. Una data non casuale. La prima si tenne proprio il 4 giugno, cento anni fa. Era il 1923 quando, a pochi mesi dall’insediamento dei Salesiani a Perugia e dopo oltre 60 anni trascorsi senza processioni, fu fortemente voluta quella in onore di Maria Ausiliatrice. Una novità che fu subito ben accolta dal borgo e dalla città, come dimostrano i numeri della partecipazione popolare. Le cronache raccontano di quasi 15mila persone intervenute. Così la processione si è trasformata in una sentita tradizione, arrivata fin quasi ai giorni d’oggi. «Da quel momento ripartirono le processioni in città», racconta al Messaggero il direttore del Don Bosco don Claudio Tuveri. La comunità degli ex allievi e la famiglia salesiana, in occasione del centenario, ha voluto riproporre questo momento popolare e identitario della città. «La processione è andata avanti fin verso la metà degli anni ’90». Poi il borgo si è svuotato, sono cambiati i residenti e la tradizione si è interrotta. Il 4 giugno prossimo Sant’Angelo si tufferà nel ricordo, con l’obiettivo di «rendere noto questo pezzo di storia, un momento importante per la città, facendone riscoprire le radici».

Già definito il programma dell’evento: la processione partirà alle 17,15 dal Tempio di San Michele Arcangelo dopo una breve rievocazione dell’evento. Per l’occasione ci sarà l’antica statua di Maria Ausiliatrice, oggi custodita nella chiesa di San Prospero. «È la statua della prima processione, che arrivò per l’occasione da Roma», raccontano i promotori che hanno previsto, nel percorso lungo corso Garibaldi, tre soste di fronte ai monasteri di Sant’Angnese, Beata Colomba e Santa Caterina. Ale 18 a Sant’Agostino  santa messa presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis, poi concerto in piazza con le filarmoniche di Pretola e Torgiano. Momenti che riporteranno il borgo indietro nel tempo, al periodo in cui le nonne addobbavano Sant’Angelo utilizzando le carte perugina, trasformate in festoni, a dimostrazione dell’impegno e del sentimento per l’appuntamento. Il podestà dell’epoca, Giovanni Buitoni, nel decennale della presenza salesiana e del Penna Ricci, parlava dell’evento come un momento «dall’alto e significativo valore».

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