A Perugia, rivoluzione in centro: chiude Andrei. Ecco chi arriva al suo posto

Corso Vannucci a Perugia
di Egle Priolo
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Giovedì 21 Ottobre 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 12:09

PERUGIA - Negozi in centro storico a Perugia, arrivano novità e lacrimucce. Radio corso Vannucci trasmette in filodiffusione e la notizia è di quelle che non ti aspetti. Di quelle che cambiano la skyline delle vetrine del salotto buono come conosciuta da sempre: Andrei chiude e al suo posto trasloca Benetton.

I condizionali sarebbero d'obbligo, in realtà, fosse solo per esorcizzare un pensiero che nessuno vorrebbe fare, considerando che Andrei è presente su corso Vannucci dalla prima metà del 1800. Storico, quindi, è dir poco. Una presenza conosciuta e apprezzata, con i locali su più piani particolari nei loro incroci rubati a Escher. Un'attività non solo dedicata all'abbigliamento, ma anche a scarpe e pelletteria, un negozio insieme di prestigio e rassicurante, in cui è sempre stato possibile trovare ciò per cui si è saliti fino in centro. Ma soprattutto una struttura che non si è mai fossilizzata sul suo target e che negli anni ha dimostrato di saper stare al passo con i tempi, cambiando pelle fino agli aperitivi e alle bollicine in mezzo agli scaffali.
Ma se Radio corso Vannucci non ha preso una cantonata e le voci sempre più insistenti non sono inutili cattiverie, sembrerebbe certo che la famiglia abbia preso la decisione di lasciare, chiudere e dedicarsi ad altre attività, che magari possano risentire meno della crisi che ormai attanaglia i negozi dell'acropoli da tempo immemore. Anche perché la voce di rimbalzo è che i locali non resterebbero sfitti, visto che potrebbe essere pronto il passaggio di Benetton da piazza della Repubblica. Un trasloco di poche decine di metri che comunque è la fine di un'era, ma mai di una storia.
Nell'effetto domino partito - se fosse confermato - dal terremoto Andrei, poi, al posto dei vestiti United Colors, sarebbero pronte a subentrare le grucce di un paio di imprenditori dell'abbigliamento con negozi monomarca. Insomma, cambio di vetrine, ma la categoria merceologica resterebbe l'attuale.
Diversa, invece, la situazione per Niba che - sempre stando ai rumors e al tam tam che tacchetta imperterrito sui cinquecento metri di corso – è pronta ad aprire una nuova vetrina negli storici locali di Talmone, in quello spettacolo di intersezioni tra Medioevo e cielo che è via Maestà delle volte.
Tornando sul corso, tutti pronti alla riapertura di Sandri: le prove tecniche di accensione dell'insegna arrivano sempre più spesso su Facebook, impresse sui cellulari dai curiosi attirati da quel verde spento da troppo tempo. Come anticipato su queste colonne, dietro la saracinesca ci sono tre imprenditori pronti ad alzarla – pare - prima della fine dell'anno.
Insomma. È il commercio, bellezza.

Come si cambia per non morire, cantava la Mannoia, e in centro la volontà se non altro sembra quella di non annoiarsi a mutande e caramelle.

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