PERUGIA - L'alcol, le botte, gli insulti. E quelle mura di casa che diventano un inferno. Fino al giorno in cui le minacce e gli spintoni diventano grave violenza e per quelle botte lei finisce in ospedale. È lì, con una prognosi di 40 giorni, che decide di denunciare e il compagno finisce con un braccialetto alla caviglia per ricordargli che lei è ormai ex e lui non le si deve avvicinare.
Questo ha disposto il gip di Perugia nei confronti di un italiano di 47 anni, indagato per maltrattamenti in famiglia e a cui è stato imposto l'allontanamento dalla casa familiare: misura cautelare oggetto dell'ordinanza eseguita dagli agenti della polizia di Stato. A cui la vittima ha raccontato come l'uomo, spesso ubriaco, da tempo avesse comportamenti violenti e aggressivi nei suoi confronti, tra ingiurie e minacce. A scatenare i maltrattamenti e le violenze, sempre più frequenti, motivi di gelosia, per un senso del possesso malsano e malato. Ma propri nell'ultima occasione, il 47enne è sembrato impazzito: una miccia di rabbia, la lite e l'ha percossa così violentemente da mandarla in ospedale. Dal pronto soccorso la donna è uscita appunto con una prognosi di 40 giorni, insieme a uno stato di ansia e paura a cui ha risposto con il coraggio di chiedere finalmente aiuto alla polizia.
Gli agenti della squadra mobile, considerando la gravità degli episodi raccontati, hanno attivato subito il codice rosso: terminate le indagini e ricostruita tutta la vicenda, la procura diretta da Raffaele Cantone ha contestato all'uomo il reato di maltrattamenti in famiglia, richiedendo l'applicazione di una misura cautelare a suo carico.