La chiave? La ripresa. Che il Perugia di Francesco Baldini fosse capace di giocare un tempo all’arrembaggio sull’ostico terreno di Olbia dove nella storia non aveva mai vinto (e mai giocato tra i pro), finanche di andare in vantaggio, lo si sapeva. Quella che mancava era la certezza di saperlo gestire, il vantaggio in questione, una volta assodata la scarsa capacità di mettere a segno il gol della sicurezza.
E invece il Perugia non hai mai rischiato di subire il pari, gestendo in maniera impeccabile e scacciando così i fantasmi delle rimonte subite a Rimini e Pineto. Certo, l’avversario era modesto, per quanto arcigno e combattivo, ma la controprova non c’è e sarà bene incassare i tre punti con soddisfazione, perché riportano il Perugia al 3° posto e permettono di riprenderne due alla Torres in attesa di fare altrettanto col Cesena. La prima partita ad Olbia da 64 anni a questa parte era iniziata come da copione: Perugia a fare la partita cercando gli scambi in velocità in virtù del redivivo 4-3-3 con Ricci e Lisi sugli esterni e Torrasi in un centrocampo più tecnico, padroni di casa guardinghi con un abbottonatissimo 4-4-1-1. In questo contesto è persino naturale che il primo squillo sia stato dei padroni di casa in ripartenza, quando (10’) Cavuoti ha impegnato Adamonis con un insidioso sinistro. Resterà però l’unica conclusione degna di nota dell’Olbia, mentre il Perugia nella prima frazione di azioni ne ha costruite in serie. La prima con Santoro, abile a irrompere in area sul cross di Paz (10’) e incornare in corsa sull’ostacolo di Lisi, palla che ha sfiorato il palo alla destra di Riccardi. Lisi ha provato più volte ad inserirsi e al 16’ ha spedito fuori di testa un pallone recapitato da Ricci col bilancino. Baldini ha poi avuto ragione nello schierare Torrasi, il cui tasso tecnico si è fatto sentire sulla trequarti.
L’ex Milan (21’) è stato il grifone che è andato più vicino al gol quando ha girato al volo col sinistro un pallone scaturito da una bella combinazione veloce Lisi-Bozzolan: palla a fil di palo. Poi è stato Matos (28’), abile nello spunto e nelle combinazioni veloci quanto deficitario nelle conclusioni, a girare col destro a lato dopo un duetto con Ricci.
Olbia (4-4-1-1): Rinaldi 6; Zallu 6, Bellodi 5,5, Motolese 5,5, Montebugnoli 6 (41’ st La Rosa sv); Cavuoti 6,5, Mameli 5,5 (15’ st Ragatzu 5,5), Dessena 5,5, Biancu 6; Contini 6 (30’ st Gennari 5,5); Scapin 6 (41’ st Corti sv). A disp. Palmisani, Van der Want, Arboleda, Palomba, Incerti, Zanchetta, Belloni, Fabbri. All. Greco 6
Perugia (4-3-3): Adamonis 6; Paz 7 (20’ st Mezzoni 6), Angella 6, Vulikic 6, Bozzolan 6,5 (35’ st Cancellieri sv); Torrasi 6,5 (15’ st Kouan 6,5), Bartolomei 6, Santoro 6; Ricci F. 6 (15’ st Seghetti 5,5), Matos 6, Lisi 6. A disp. Furlan, Dell’Orco, Morichelli, Acella, Bezziccheri, Cudrig. All. Baldini F. 6,5
Reti: 43’ Paz
Arbitro: Giaccaglia di Jesi 6
Note – Spettatori 683 di cui 78 perugini nel settore ospiti; ammoniti Matos, Bartolomei (P), Zallu, Corti (O); calci d'angolo 4-2 per il Perugia; rec. 1’ e 3'.