Lotta per la serie B, Perugia al Tar contro Lecco e Figc: «Lombardi in malafede»

Il presidente Santopadre e il tecnico Baldini
di Antonello Ferroni
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 09:35

Per giorni e giorni il Perugia è stato fatto oggetto di una campagna mediatica quasi senza precedenti a favore dell’iscrizione del Lecco al campionato di serie B puntata sui famosi “meriti del campo”. Oggi la società biancorossa va alla riscossa attraverso un “controricorso e ricorso incidentale” inoltrato per chiedere l'annullamento dei ricorsi dello stesso Lecco e della Figc al Tribunale Amministrativo del Lazio nonchè la non ammissione dei Lombardi alla serie B. Si tratta di 28 pagine fittissime in cui l'avvocato biancorosso, la professoressa Loredana Giani, riesce a ribaltare i punti cardine delle presunte ragioni del Lecco ma anche a dimostrare come il club di Paolo Di Nunno abbia finora ottenuto un consenso popolare basato sulle fake news. Nel controricorso si spiega come il Lecco abbia violato la disciplina dei requisiti infrastrutturali indicando il 15 giugno in prima istanza "in malafede" lo stadio Rigamonti-Ceppi di Lecco per la serie B pur sapendo molto bene come l'impianto cittadino non fosse idoneo, per poi cambiare il 20 giugno indicando un altro impianto, l'Euganeo di Padova nonostante si potesse dar corso in quella sede soltanto ad integrazioni e non a sostituzioni, con la Figc che avrebbe illecitamente sorvolato sulla violazione. Dopo avere scardinato le cosiddette "cause di forza maggiore" addotte dalla Figc (il Lecco conosceva gli adempimenti da compiere per la serie B addirittura dal 9 novembre 2022 e ha successivamente avuto ulteriori, numerosi step per iniziare la ricerca di un impianto idoneo, compresa una mail di avviso della Lega di B prima dei playoff, senza averlo mai fatto), l’avvocato Giani ha anche provveduto a dimostrare come sia totalmente inventata la notizia del mancato reperimento del prefetto di Padova che avrebbe impedito al Lecco di rispettare il termine perentorio del 20 giugno.

IL PREFETTO

Argomentazione risibile, secondo il Perugia: basta una semplice occhiata al nullaosta del prefetto di Padova in data 21 giugno 2023 per rendersi conto che la domanda del Lecco e lì “pervenuta in data odierna”, vale a dire lo stesso 21 giugno, ben oltre il termine perentorio.

Non solo, documenti alla mano il Lecco avrebbe anche “modificato a piacimento” l’istanza di proroga poi divenuta istanza di riesame, dimostrando inequivocabilmente la sua palese negligenza. Infine, è falso anche il fatto che il Lecco finirebbe nei Dilettanti qualora fosse escluso dalla B, visto che ha presentato garanzie capienti per la Serie C e sarebbe iscritto senza difficoltà a quella categoria qualora ne facesse richiesta. Resta soprattutto la sostanza della violazione (non per uno, ma per tre giorni e per più documenti) del limite perentorio e di una campagna mediatica atta a farlo iscrivere alla B a furor di popolo con la complicità della Figc.

 IL MERCATO

Si muove il mercato del Perugia in uscita, in attesa (dopo il verdetto del 2 agosto del Tar) delle prime mosse in entrata. Ieri il Perugia ha trovato l’accordo per la rescissione del contratto di due big come Filippo Sgarbi e Tiago Casasola, decidendo di andare incontro alla volontà dei giocatori. Il centrale, giunto alla fine di un ciclo dopo 5 anni in biancorosso e più di 100 partite in B (splendida la stagione con Alvini), non aveva più stimoli mentre l’argentino starebbe pensando alla possibilità di tornare a casa. Non è tutto perché oggi sono attese altre due ufficialità: la cessione a titolo definitivo di Michele Vano al Monterosi, in C, e la partenza di uno tra Samuele Righetti e Damiano Cancellieri, mentre a sinistra potrebbe restare Lisi. Prosegue intanto la preparazione del gruppo guidato da Francesco Baldini e dal suo staff a Pian di Massiano

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