Perugia, la battaglia delle panchine in via dei Priori finisce tra rifiuti e deiezioni contro le vetrine: condannato un anziano

La polizia locale di Perugia
di Egle Priolo
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Martedì 9 Aprile 2024, 08:30

PERUGIA - Rifiuti e deiezioni lasciati davanti alla vetrina della vicina. Un regalo decisamente poco gradito e soprattutto reiterato. Per il quale ieri è stato condannato un 77enne, accusato dalla procura di getto pericoloso di cose. Che, tradotto dal giudiziarese, significa aver abbandonato «rifiuti vari e, in particolare, escrementi di probabile origine umana, gettando questi ultimi anche dalla finestra della sua abitazione». Secondo le contestazioni, dal 2018 al 2021 così l'uomo avrebbe imbrattato diverse volte l'ingresso del negozio della vicina, nella centralissima via dei Priori. Da via regale di Perugia alle vie legali intraprese dalla vittima che, con la sua denuncia, ha dato il via non solo a indagini a tappeto nella zona, ma anche al processo all'uomo, indicato come il responsabile.

Il 77enne è stato quindi condannato a pagare 150 euro di ammenda per quei rifiuti, più mille euro a favore della parte civile, che – assistita dall'avvocato Lorella Mercanti – ne aveva chiesti ben 15mila. E se il pm Paolo Abbritti, ieri in aula, aveva chiesto 20 giorni di arresto, il giudice Lidia Brutti ha scelto per una pena ben più lieve, assolvendolo anche dal reato di molestie. «Abbiamo già eliminato metà dell’imputazione, quella più insidiosa – ha commentato a fine udienza l'avvocato del 77enne, Francesco Gatti -. Siamo convinti che in sede di impugnazione cadrà anche quella relativa al getto pericoloso di cose. In ogni caso, la storia è stata ampiamente ridimensionata».
Ridimensionata perché la denuncia e il processo sono solo l'atto finale di una guerra tra residenti e commercianti di via dei Priori.

Divisi da due panchine. La scelta di installare i due sedili in pietra a metà via dei Priori, infatti, ha scatenato una guerra tra favorevoli e contrari. Tra chi, come la commerciante, li preferiva alle auto in sosta e chi invece li immaginava come giaciglio per i balordi. E proprio in questo ambito, secondo la donna, sarebbe iniziata la rappresaglia di spazzatura e deiezioni. Con la polizia locale che ha effettuato appostamenti notturni in abiti civili per beccare con le mani nel sacchetto l'imbrattatore. Fino alla notte, quasi l'alba, in cui hanno notato passare quell'uomo con un giubbino vistoso: all'andata gli escrementi non c'erano, al ritorno sono apparsi. Con le telecamere della Municipale che riprendono il lancio di qualcosa tirato fuori da un sacco della spesa. Un sospetto diventato persino una perquisizione, con quella giacca scura con banda bianca trovata nell'armadio dell'anziano. Che non ha assolutamente negato la sua passeggiata notturna, ma con forza la sua responsabilità sugli imbrattamenti.

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