La distilleria Di Lorenzo brinda: Regione e Comune battuti al Tar

La distilleria Di Lorenzo brinda: Regione e Comune battuti al Tar
di Egle Priolo
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Venerdì 5 Marzo 2021, 07:30

PERUGIA - La distilleria Di Lorenzo brinda: battuti al Tar Comune e Regione per un permesso a costruire bloccato da quattro anni. E le due amministrazioni sono state pure condannate a pagare 1.500 di spese per aver perso la causa.

Non è la prima battaglia legale ingaggiata (ma anche subita) dall'azienda di Ponte Valleceppi, ma probabilmente questa è una delle più lunghe: tutto infatti parte nel 2014 quando la Provincia di Perugia «avendo accertato lo stato di degrado ed abbandono dell’area in cui sono posizionate le pompe di captazione della derivazione idrica, richiamando quanto stabilito dal disciplinare di concessione, invitava la società a presentare una proposta di sistemazione dell’area interessata», come hanno riassunto i giudici amministrativi. L'anno seguente la distilleria presenta «al Comune di Perugia la comunicazione di inizio lavori per interventi di manutenzione straordinaria consistenti nella miglioria del metodo di fissaggio del sistema di approvvigionamento idrico, nell’installazione di una struttura metallica realizzata in tubolare per il posizionamento degli argani per il sollevamento ed il fissaggio dei corpi pompanti, nella realizzazione di una rientranza della sponda del fiume Tevere e nella messa in opera di una massicciata al fine di permettere il regolare approvvigionamento e la manutenzione dei corpi pompanti». Ma i lavori vengono bloccati quasi subito, dopo soli otto giorni «per assenza del permesso di costruire e dell’autorizzazione paesaggistica», con il Comune che ordina la rimozione delle opere di movimento terra. A dicembre la Di Lorenzo presenta la richiesta di permesso a costruire e palazzo dei Priori indice una «conferenza di servizi, nell’ambito della quale, dato atto dei pareri favorevoli dell’USL Umbria 1 e del Servizio Geologico e gestione acque pubbliche della Regione Umbria, veniva disposta l’acquisizione di nuovi elaborati progettuali e documentali volti a chiarire la effettiva natura degli interventi oggetto di domanda». Si acquisiscono diversi pareri, anche favorevoli, e dopo molti rinvii nel 2017 il Comune di Perugia dispone «la sospensione del procedimento in conferenza di servizi volto al rilascio del permesso di costruire, in attesa dell’espletamento della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA». Pareri e atti di cui la distilleria Di Lorenzo, assistita dagli avvocati Michele Bromuri e Francesco Falcinelli, hanno chiesto l'annullamento, definidendoli illegittimi e parlando di violazioni al codice dell'ambiente.
Regione e Comune si sono costituiti in giudizio per resistere al ricorso.

Ma il tribunale amministrativo regionale (presidente Raffaele Potenza, con Enrico Mattei e Davide De Grazia) ha dichiarato solo l'inammissibilità del ricorso riguardo la nota della Regione con cui il Servizio Foreste «vista la rilevanza naturalistica dell’area oggetto dell’intervento, riteneva “necessario un approfondimento tecnico di carattere ambientale, volto a verificare eventuali criticità”». Per il resto l'istanza della distilleria è stata accolta, con il conseguente annullamento di tutti gli atti impugnati e la condanna delle due amministrazioni al pagamento di spese, oneri e accessori.

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