Perugia digitale per gestire meglio il reale

Perugia digitale per gestire meglio il reale
di Cristiana Mapelli
2 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Novembre 2023, 09:24
Una città clonata in virtuale su cui il Comune può sperimentare i suoi modelli e pianificare le sue politiche. Ovvero il gemello digitale i cui vantaggi sono stati raccontati, anzi ribaditi, durante la giornata del Gis day, ovvero la settimana della geografia a palazzo Graziani nel capoluogo. 
«La tecnologia è al servizio della politica -ha detto l’assessore al digitale Gabriele Giottoli - che ora può prendere delle decisioni e valutare quali sono gli impatti sulla città e sui cittadini». Sostenibilità e innovazione sono le parole d’ordine, ma anche nuovi modelli di governance e progetti di ricerca centrati sull’integrazione del “gemello digitale” come alleato per una gestione del territorio efficiente e sostenibili. 
Primo esempio in Italia, secondo in Europa, tutte le banche dati del Comune di Perugia, undicesimo comune più esteso nel paese, sono state georefenziate. Ovvero Perugia non ha più segreti: conosciamo il numero degli alberi nei quartieri, visualizziamo le fogne, gli sversamenti, le frane, gli ordigni bellici ma anche le colonie feline.
Un esempio. L’amministrazione vuole creare in uno spazio un’area verde, un parco per bambini e famiglie. Ma, andando a spulciare tra i dati e indicatori per capire quanti bambini e famiglie ci sono nel quartiere, viene invece fuori che quell’area non solo non è frequentata dai giovani, ma è abitata da molti anziani.  Quindi il budget viene dirottato e contestualizzato con il quartiere e la presenza demografica. 
 Oltre che all’amministrazione, anche il cittadino può presto accedere al gemello digitale di Perugia - una vera democratizzazione del dato - usando una applicazione che consentirà, ad esempio, di accendere la luce dei campi di basket comunali situati nei parchi e spegnerla finito di giocare, risparmiando energia. Oppure di segnalare in tempo reale e, nemmeno a dirlo, geolocalizzati, di inviare una segnalazione a palazzo dei Priori su qualche malfunzionamento. Insomma, una vera e propria democratizzazione del dato. «Abbiamo riprodotto in tre dimensioni tutta la città – ha sottolineato Giottoli - , sia il suolo che il sottosuolo. Questo permetterà di fare valutazioni anche da un impatto ingegneristico ma anche legati alla mobilità». Tra i tanti ospiti e testimoni tecnologici al convegno, anche l’esperienza del Comune di Genova che ha portato l’esempio di scansione 3D del cimitero di Staglieno, un sito di straordinario interesse culturale e artistico da valorizzare e conservare utilizzando tecnologie innovative di rilievo, navigazione da remoto, realtà virtuale e stampa digitale. Interventi di visione sul futuro hanno poi portato l’accento sulla trasformazione delle città attraverso l'uso intelligente dei dati geospaziali per il miglioramento dell'ambiente urbano, dell'efficienza dei servizi pubblici e della qualità della vita dei cittadini. 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA