Da martedì quell’impianto è stato bloccato. Non può infatti più ricevere la frazione organica umida da far diventare compost. La nota con lo stop ai conferimenti a Prefettura, Regione, Ato 2 e Comune di Perugia l’ha mandata Gest dopo l’avviso di Gesenu. Il motivo? L’impianto va adeguato dopo la diffida della Regione. C’è lo stop ma si torna sempre al punto di partenza. Cioè l’inchiesta. Perché la diffida è arrivata dopo un controllo di Arpa e Forestale che hanno trovato anomalie.
La nota di Gest firmata dall’amministratore unico Stefano Farabbi è di sei righe e spiega che la società è alla ricerca di soluzioni alternative per la gestione della frazione organica umida presso altri impianti autorizzati. Rischio emergenza? Nessuno lo dice e men che meno lo scrive, ma la partita è delicatissima anche se l’intervento per adeguare l’impianto, viene fatto capire, sarà il più rapido possibile.
La diffida è arrivata a Gesenu dopo il sopralluogo di Arpa e agenti del Nipaf, il Nucleo investigativo della Forestale è del 10 agosto e la nota delle risultanze l’Arpa l’ha girata alla Regione il 15 settembre. Secondo quanto accertato da Arpa e Forestale l’impianto di compostaggio era operativo «in difformità dalla configurazione impiantistica autorizzata» il 15 gennaio dell’anno scorso e la difformità è sanzionabile da un punto di vista penale.
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