Gravi lesioni alla schiena. Questo, secondo quanto si apprende, il responso degli accertamenti cui è stata sottoposta in questi giorni la quattordicenne ripresa con i telefonini mentre veniva bullizzata e picchiata. Con le sue aguzzine prese di mira sui social da chi ha visto quei video e non ha gradito. «Codarde e codardi». Lo choc si trasforma in rabbia. Anche e soprattutto tra i più giovani. Perché, evidentemente e per fortuna, non sono tutti uguali. Oppure perché, ipotesi decisamente peggiore e da scartare, c’è qualcuno che ha in mente di alimentare la follia pensando di farsi giustizia da solo.
Nonostante i video rimossi, nonostante i commenti cancellati, nelle ultime ore sono infatti arrivati dei commenti e messaggi sui profili social di qualcuna delle baby bulle che possono essere letti come delle vere e proprie minacce. Parole che inevitabilmente hanno fatto aumentare il livello di attenzione per carabinieri e procura dei minori, che seguono attentamente il caso. Che, per chi ancora non lo sapesse dopo che negli ultimi due-tregiorni è stato argomento di discussione in città e sui social, è quello della ragazzina di 14 anni bullizzata e pestata da tre coetanee tra un gruppo di ragazzini che ridono e incitano alla violenza e poi successivamente di nuovo presa a pugni e calci nel bagno di un fast food da un’altra baby bulla.
Un caso reso ancora più drammatico da quei due video, uno di quasi tre minuti e l’altro di dieci secondi ma particolarmente violento, che raccontano la violenza verbale prima e fisica poi da parte di quattro ragazze nei confronti della quattordicenne in questo momento ricoverata nella clinica di Pediatria e le cui condizioni di salute sono ancora in corso di valutazione da parte del personale medico sanitario.
Ebbene, dopo aver postato attraverso i propri profili social e condiviso nelle chat di whatsapp entrambi questi video, diventati immediatamente virali, le ragazzine e i loro amici che invece di intervenire per fermare la follia le incitano alla violenza tra una risata e un passo di freestyle hanno tentato di cancellare una situazione evidentemente sfuggita di mano. Ma, nonostante la grande dimestichezza con smartphone e social, altrettanto evidentemente non sono al corrente del fatto che difficilmente ciò che hai pubblicato, condiviso e commentato («se lo è meritato» è il concetto dei vari post delle protagoniste della vicenda) sparisce completamente dal web. Anche se lo rimuovi.
E infatti ecco che i video non solo restano in giro ma sono arrivati anche sulle scrivanie di carabinieri e procura dei minori. Che hanno avviato un’indagine, hanno identificato non solo le baby bulle ma anche gli amici sghignazzanti, e ora stanno per contestare reati che potrebbero essere particolarmente pesanti per ragazzi tra 14 e 16 anni.
Ma c’è di più. Perché, dal momento che alla violenza e alla follia sembra non esserci mai fine, ecco le minacce arrivate sempre via social nei confronti di qualcuna delle baby bulle. «Spero vi vengano a gonfiare in gruppo quando sarete da soli. Codardi e codarde» è il testo di uno dei messaggi che sono arrivati a queste ragazze da chi evidentemente ha trovato il modo di farlo via social e che al tempo rischia pesanti conseguenze.
Perugia, grave lesione alla schiena per la ragazzina picchiata. Sui social minacce alle baby bulle
di Michele Milletti
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Domenica 15 Maggio 2022, 08:35 - Ultimo aggiornamento: 10:17
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