Terni, ex studios di Papigno nel limbo
tentativo di rilancio in standby
«Il futuro non è più soltanto nel cinema»

Gli ex studios di Papigno
di Sergio Capotosti
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Martedì 6 Settembre 2022, 17:31

La trattativa si è bloccata («l'offerta non l'ho ritenuta adeguata per il bene del Comune di Terni»), ma non è detto che sia chiusa del tutto. «Vedremo», lascia aperta una porta l'assessore al patrimonio Orlando Masselli, anche se poi aggiunge un elemento di novità: «non è detto comunque che il futuro di questi spazi sia solo nel cinema». Si torna a parlare degli ex studios cinematografici di Papigno. L'input arriva da un gruppo di società italiane che avevano presentato una proposta di rilancio a Palazzo Spada: un investimento iniziale di 700 mila euro per bonificare i locali e rimetterli sul mercato delle produzioni televisive e cinematografiche. «Poi - spiega uno dei promotori del progetto di rilancio - avremmo versato un canone mensile per i prossimi 10 anni per un totale di 150 mila euro». Canone mensile che avrebbe permesso di giocare la carta dell'affidamento diretto per la gestione degli ex Studios. «Una strada che avrebbe consentito di ridare un futuro a questi locali in un momento di grande richiesta», spiega uno dei promotori. Ma quello dell'affidamento diretto è un terreno scivoloso per le pubbliche amministrazioni. «Fermo restando che sono temi che seguono i dirigenti - spiega l'assessore Masselli - una roba come gli ex studios di Papigno non può essere affidato senza una gara». E infatti la strada che il Comune aveva indicato alle tre società era proprio quella di partecipare al bando di gara per la gestione degli ex studios. «Ma del bando che ci avevano annunciato non si è ancora saputo nulla, noi siamo sempre interessati, siamo sempre innamorati del posto e delle sue potenzialità», prosegue uno dei promotori. Bando che in effetti, ormai a distanza di mesi, ancora non è stato pubblicato. «Non è facile fare un bando in questo caso. La possibilità di un secondo round giudiziario con Cinecittà, la bonifica dei locali, la presenza di un Sin (Sito di interesse nazione). Tutti elementi che devono essere tenuti in considerazione», spiega l'assessore Masselli che vuole comunque tenere aperte un dialogo con le tre società che si sono fatte avanti: «Vedremo come evolve la situazione».
Il punto però è un altro, il destino degli ex studios di Papigno. A Palazzo Spada, infatti, sta maturando l'idea che il futuro non sia più il cinema. «Dopo due tentativi falliti forse la destinazione d'uso degli ex studios potrebbe essere un'altra», rivela l'assessore Masselli. «O meglio - precisa subito dopo - non solo cinema nel futuro di Papigno».
In sostanza, dopo l'esperienza della cosiddetta Hollywood sul Nera, prima con le produzioni cinematografiche targate Roberto Benigni (premio Oscar con La vita è bella girato a Papigno) e poi con Cinecittà, per Terni è arrivato il momento di voltare pagina, di chiuderla con il cinema. Almeno questo pare essere il nuovo indirizzo politico della giunta Latini.
S. Cap.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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