Omicidio di Filippo Limini, nessuno sconto per Neculai e Malferteiner

A ferragosto 2020 morì il 25enne spoletino Filippo Limini

Filippo Limini
di Ilaria Bosi
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Giovedì 10 Agosto 2023, 08:35

SPOLETO Filippo Limini venne ucciso a 25 anni fuori da una discoteca di Bastia, al culmine di una rissa esplosa la notte di ferragosto del 2020 tra due gruppi, uno di spoletini e gli altri del posto. Per la sua morte, la Corte di Cassazione ha di fatto confermato le condanne di Valentino George Neculai e di Kevin Malferteiner. Il primo, con rito abbreviato, era stato condannato a 7 anni per omicidio preterintenzionale e rissa aggravata, il secondo a 10 mesi per il solo reato di rissa aggravata. La quinta sezione della Suprema Corte (Presidente Giuseppe De Marzo e relatore Michele Romano) ha rigettato il ricorso del primo e dichiarato inammissibile quello del secondo. Tre i motivi su cui la difesa di Neculai aveva fondato l’impugnazione, puntando innanzitutto sul fatto che non ci fosse stato scontro fisico tra il condannato e la vittima, su un vizio delle motivazioni (relativamente all’indicazione nella consulenza tecnica del nesso causale tra l’eventuale colpo e la morte) e sul diniego delle attenuanti generiche. Limitatamente alla posizione di Neculai, il sostituto procuratore generale Nicola Lettieri aveva concluso per l’annullamento con rinvio, ma gli Ermellini sono stati di tutt’altro avviso. Tralasciando quelle che vengono definite come «censure di merito», quindi non valutabili nel giudizio di legittimità, per la Suprema Corte il ricorso di Neculai è infondato.

Secondo quanto stabilito nei giudizi di merito, proprio Valentino Neculai avrebbe colpito con calci e pugni Limini, già a terra per il pugno ricevuto in precedenza da un altro partecipante alla rissa. Subito dopo il 25enne spoletino è stato investito e ucciso dall’utilitaria a bordo della quale il gruppo di Bastia, accerchiato da quello di Spoleto, stava tentando la fuga. Neculai, dopo il fattaccio, scappò in Germania, dove venne rintracciato e arrestato. Alla guida dell’auto, una Opel, c’era Brendon Kosiki, che ha patteggiato a 4 anni per omicidio stradale e rissa, mentre Kevins Malferteiner – il cui ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile - era tra i passeggeri. Prima di essere colpito da Neculai, sempre secondo la ricostruzione dei giudici, Limini è stato colpito con un pugno da Denis Hajderlliu, che ha patteggiato a 3 anni. Per quel terribile episodio sono stati condannati per rissa, dopo aver patteggiato, anche alcuni giovani del gruppo spoletino: Daniel Tardea (10 mesi), Denis Radi ed Emanuel Dedai (4 mesi ciascuno). Altri due sono stati invece assolti. Una vicenda terribile, registrata in piena estate, quando il Covid aveva concesso una pausa tra la prima e le successive ondate. Una serata che doveva essere di festa e di allegria per le due comitive di giovani e che invece si è conclusa nel peggiore dei modi.

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