Obesità infantile
come sconfiggerla

Obesità infantile come sconfiggerla
2 Minuti di Lettura
Lunedì 10 Febbraio 2014, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 12:21
PERUGIA - Eurobis, acronimo di Epode Umbria Region Obesity Intervention Study, un progetto innovativo, interdisciplinare, primo ed unico in Italia, per la lotta all'obesit infantile, progetto inserito nell'Epode international network, (altro acronimo per

Ensamble Prvenons l'Obsit des Enfants), stato presentato sabato nell'Aula Magna della Facolt di Medicina e Chirurgia dell'Universit degli Studi di Perugia.

Il progetto, rivolto ai circa 55mila bambini umbri dai 4 ai 12 anni con lo scopo di implementare l'educazione ad uno stile di vita sano, cioè a corrette scelte alimentari affiancate ad una regolare pratica dell'attività fisica, avrà una durata di 4 anni e sarà

coordinato dal professor Pierpaolo De Feo, direttore

dell'Healthy Lifestyle Institute ‘Curiamo' (centro

universitario, ricerca, interdipartimentale attività

motoria. E' promosso dalla Fondazione per la Ricerca sul Diabete e, per ora, sostenuto da un finanziamento della “The Coca Cola Foundation”. Presenti Carla Casciari, vice presidente della regione, Franco Moriconi, Magnifico Rettore dell'Unipg, Emilio Duca, direttore generale Salute della regione, Walter Orlandi, direttore generale Azienda ospedaliera Perugia, Carlo Riccardi direttore dipartimento Medicina dell'Università di Perugia.

Ad illustrare il percorso di Epode, il suo fondatore il

francese dottor Jean-Michel Borys, che ha ricordato le quattro parti fondamentali che contribuiscono alla buona riuscita del progetto: la politica, il supporto medico, una comunicazione incisiva, il social marketing, e la cooperazione tra il pubblico e il privato.

Il professor Pierpaolo De Feo, ideatore e promotore e coordinatore di Eurobis, nonché già direttore del

Curiamo, da parte sua ha spiegato accuratamente il

programma e i protagonisti che fanno parte di questo

innovativo progetto: “Eurobis già nel suo acronimo si

inserisce all'interno di Epode, nascendo sotto la sua

egida e sposandone la metodologia”. “Per Eurobis – ha aggiunto De Feo - è fondamentale il sostegno che arriva da molte associazioni locali come la Fondazione per la Ricerca sul Diabete con Fausto Santeusanio, l'Aild con Paolo Brunetti, il Coni con Domenico Ignozza, e l'Uisp con Stefano Rumori”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA