Meno rifiuti in discarica, ma la raccolta differenziata va a due velocità

Ruggiano (Auri): «Bene il sistema,va potenziato il porta a porta»

La discarica di Borgogiglione
di Luca Benedetti
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Agosto 2023, 09:21

Rifiuti bene, un po’ benino, ma si può fare meglio. Lo dicono i numeri, lo spiega, in maniera molto dettagliata, il presidente di Auri e sindaco di Todi, Antonino Ruggiano. Prendete la raccolta differenziata.
L’Umbria è messa bene nella classifica tricolore. L’obiettivo del 75% è ancora lontanuccio, ma la regione si è arrampicata (dati Arpa primo trimestre dell’anno) fino al 68,4%. Ma non tutti i sub ambiti luccicano allo stesso modo. Se quello del Ternano è a un passo del dato ottimale con un 74,1% (Terni città addirittura al 75,4% per i primi tre mesi dell’anno), c’è il sub ambito 1 (Città di Castello-Gubbio) con un 67,5% sotto alla media regionale. Non è messo male il Perugino con il 70,6% (Perugia è al 71,1% con una frenatina dopo aver toccato il 71,6% nell’ultimo trimestre del 2022) con le note dolenti che arrivano dal sub ambito 3: 57,9%. Le due città di riferimento, Foligno e Spoleto, vanno meglio della media del comprensorio. Foligno è al 62,3%, Spoleto al 60,2%.
Il presidente Ruggiano, spiega: «Appare evidente come lo sforzo compiuto dalla Autorità per i Rifiuti e l’Idrico dell’Umbria, insieme a tutti i Comuni e ai gestori degli impianti e dei servizi, abbia dato lusinghieri risultati, che pongono la nostra Regione ai vertici in Italia. Molto c’è ancora da fare, tanto lavoro da svolgere e tantissimo da rendere più efficiente, ma la fotografia della situazione attuale ci è di grande conforto».
I NUMERI
Ruggiano cita la riduzione dei rifiuti totali e di quelli che vanno in discarica. La produzione di rifiuti è passata dalle 445.337 tonnellate del 2021 alle 442.056 del 2022, con una diminuzione di 3.282 tonnellate. «Si tratta-analizza il presidente Auri- di un dato senz’altro positivo, soprattutto se correlato alla ripresa completa delle attività avvenuta nel corso del 2022 dopo la parentesi pandemica. Allo stesso modo, diminuiscono sensibilmente i conferimenti in discarica. Infatti, nel corso del 2022, sono state conferite nelle discariche 171.890 tonnellate a fronte delle 183.731 del 2021 (circa dodicimila tonnellate in meno). In 7 anni i conferimenti totali in discarica sono diminuiti su base annua di 117.275 tonnellate, mentre il conferimento di frazione residua sempre su base annua è diminuito di 45.572 tonnellate».
L’UMIDO
Se Ruggiano definisce ottimi i risultati medi per quanto riguarda la raccolta differenziata, c’è ancora qualche nube. Ancora Ruggiano: «Tuttavia, con riferimento a tale aspetto, non dobbiamo dimenticarci quali siano le evidenti criticità che ci impediscono di essere ancora più efficienti. Al fine di raggiungere una maggiore efficienza, infatti, è necessario estendere i servizi porta a porta su territori che ancora ne sono sprovvisti. Si tratta di una azione che Auri sta perseguendo in modo deciso soprattutto nel Sub Ambito 1 e nel Sub Ambito 3». Se il porta a porta tocca le scelte dei Comuni, c’è un dato che coinvolge direttamente i cittadini-utenti. Secondo Auri «si riscontrano risultati poco felici per la raccolta dell’organico che ha visto un leggero peggioramento della qualità della raccolta, rilevata attraverso un campionamento più capillare del rifiuto raccolto attraverso analisi merceologiche standardizzate. Su questo aspetto, dovremo concentrarci ulteriormente, soprattutto, con riferimento alle modalità di conferimento degli utenti che spesso ancora usano sacchetti di plastica che determinano una diminuzione della qualità del materiale conferito».
L’ANALISI
Ruggiano sottolinea come «la gestione della frazione organica negli impianti regionali si attesta su livelli di assoluta eccellenza». I limiti imposti dalla Regione (delibera numero 1362 del 2017) sono, per gli scarti degli impianti, molto severi, e non possano superare il 25% del materiale conferito. Limiti rispettati da tutti gli impianti regionali che si attestano nel 2022 al di sotto di un 20% medio (Belladanza 17%, Biowaste Foligno 10%, Green Asm 15% e Le Crete 20%). «La strada-commenta Ruggiano- percorsa è stata tanta e molta altra ne dovremo percorrere nella convinzione che non esistono ricette semplici ma solo una corretta pianificazione e programmazione da esercitarsi a tutti i livelli di governo».
Non sfugge il fatto che il piano regionale (e la legge) diventano strategici.

Chissà se alla ripresa dei lavori dell’Assemblea legislativa, quel faldone potrà uscire dalle secche della seconda commissione di palazzo Cesaroni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA