Lotta all'usura, a Perugia arrivano il “Piano Casa” e un accordo con la Rai per aiutare le famiglie

Fausto Cardella, presidente della Fondazione Umbria per la prevenzione dell'usura
di Egle Priolo
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Venerdì 12 Gennaio 2024, 08:15

PERUGIA - Famiglie mangiate dagli usurai, il bisogno che si pensa di saper gestire e l'Umbria che non si salva dal fenomeno. Ma anche l'aiuto con le banche, il sostegno per le bollette e ora il progetto per le spese per la casa. Con la necessità di un supporto nella comunicazione che adesso si risolve con l'accordo firmato con la Rai. Eccolo l'ultimo tassello per aiutare a non mettersi nelle mani degli strozzini «anche solo per 10mila euro» firmato dalla Fondazione Umbria per la prevenzione dell'usura, che ha siglato un protocollo di intesa con la Rai per diffondere le informazioni sui servizi che offre l'ente presieduto da Fausto Cardella. Un incontro «doveroso», è stato detto, tra due servizi pubblici per un accordo triennale sottoscritto a palazzo Donini alla presenza anche della presidente della Regione Donatella Tesei.

«Noi abbiamo avuto anche il problema di non essere conosciuti - ha detto Cardella - e la Rai svolge una funzione fondamentale in questo, ma non solo come informazione. Offriremo quindi la nostra collaborazione a beneficio degli utenti che sono le famiglie e le persone che si trovano in un momento di difficoltà. Siamo orgogliosi di essere stati inseriti nel gruppo di enti da includere nel novero delle partecipate della Regione perché questo valorizza il nostro ruolo pubblico che con questo accordo con la Rai viene potenziato».
«Il tema dell'usura ci interessa e per questo faccio i complimenti alla realtà territoriale dell'Umbria che lo ha tirato fuori, come stimolo quindi anche per esportare questa esperienza verso altre realtà», ha sottolineato Roberto Ferrara, direttore Canone e accordi istituzionali della Rai. Per Giovanni Parapini, direttore della sede regionale della Rai, quello tra l'azienda e la Fondazione «è un protocollo inseguito da mesi. Perché noi siamo servizio pubblico e pensiamo che lotta alle diseguaglianze sia fondamentale».

Per Luca Ginetto, direttore della TgR Umbria, «mentre continueremo ancora ad informare, uno dei nuovi impegni sarà quello di valorizzare anche il lavoro che viene svolto dalla Fondazione».

Durante l'incontro, dopo avere ringraziato la Rai, la presidente Tesei ha ricordato il percorso costruito insieme con la Fondazione a partire dalla nomina nel 2020 di Cardella come presidente: «Non ci siamo lasciati sfuggire la sua professionalità. Con Cardella è stato fatto un lavoro straordinario, svolto con consapevolezza. Ed in questa ottica ora il ruolo della Rai è fondamentale perché le cose fatte bene devono essere comunicate».
E se in Umbria c'è un'usura «da bisogno» e «che si ritiene di poter controllare», che viene definita «di vicinato», non «di tipo mafioso o gestita dalla criminalità organizzata», come ha detto il presidente Cardella, è pur reale «il problema delle famiglie umbre che hanno debiti piccoli anche di circa 10mila euro con persone che rischiano di saltare in aria per così poco». Con l'accesso al credito che «non è facile per chi ha difficoltà». Ed è qui, dando garanzie, che entra in gioco la Fondazione. Che dopo il piano “Caro bollette” del 2023 (soddisfatte con 120mila euro le esigenze di 140 famiglie), quest'anno lancerà il “Piano Casa”. «Riproponiamo questi servizi - ha spiegato Cardella - iniziando dalla disponibilità della Regione che, dopo i contributi precedenti, ha già stanziato 50mila euro. Ora aspettiamo altre risorse dalla Consulta delle fondazioni per arrivare almeno a 120mila». «La Regione Umbria - ha chiuso Tesei - ha messo risorse ulteriori, frutto di una visione e di uno sforzo per aiutare i più fragili e gli ultimi».

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