Lenzuola e muri abbattuti: così si fanno nuovi appartamenti a Fontivegge. «Benvenuti nell'albergo occupato Oddi Sforza»

La palazzina di via Oddi Sforza a Fontivegge
di Egle Priolo
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Domenica 3 Settembre 2023, 17:39

PERUGIA - A Fontivegge ecco arrivare nuovi miniappartamenti. Non solo quelli per gli studenti all'Ottagono, purtroppo, ma «stanzette private riparate con lenzuoli dal primo all'ultimo piano». Appartamenti abusivi insomma che purtroppo – come denunciato solo due settimane fa su queste colonne – stanno vedendo la luce all'interno della palazzina di via Oddi Sforza.

I residenti nella zona lo hanno anticipato da giorni, con la struttura abbandonata – liberata e sgomberata, richiusa dal Comune e riaperta a suon di murature buttate giù – che è diventata di nuovo il «condominio “albergo” occupato Oddi Sforza». La segnalazione, come spesso accade, arriva dal gruppo Progetto Fontivegge, sentinella social dell'area della stazione mai così poco virtuale. «Una situazione così preoccupante in 4 anni che ci vivo di fronte non l'avevo mai vista – scrive un utente -. Via vai di tossici di ogni genere, discussioni ad alta voce senza nessuna preoccupazione, costruzione di stanzette private riparate con lenzuoli dal primo all'ultimo piano. Come si può vivere tranquilli sapendo che ci sono personaggi irregolari dediti ad ogni forma di attività illecita nascosti dietro tende in un edificio fatiscente che ti osservano quando entri e quando esci di casa, quando ti svegli e quando vai a dormire?».
E se la festa di quartiere ha fatto vedere come un'altra Fontivegge sia possibile, tra tante persone perbene, attività coraggiose e sana integrazione, purtroppo i residenti lamentano il ritorno a una quotidianità fatta di insicurezza, nonostante gli sforzi continui delle forze dell'ordine e anche dell'amministrazione comunale.

Non tutti i residenti sono contenti di questo voler allungare le ombre sul quartiere, ma la maggior parte continua a combattere perché il parlarne porti soluzioni concrete e davvero nuova vita a Fontivegge. «Cosa dobbiamo fare per riportare la legalità?», chiede rabbioso chi abita davanti alla palazzina.

Ritorna quindi la richiesta di Giulietto Albioni e Andrea Fais che al Messaggero avevano spiegato così: «I residenti chiedono al sindaco, al questore e al prefetto di intervenire quanto prima per liberare la palazzina ed obbligare i proprietari a mettere di nuovo in sicurezza l'area, ripulire le pertinenze all'aperto e presentare pubblicamente il piano dei lavori».

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