Lattanzi, presidende della Provincia di Terni: «Scienza antidoto alla pandemia come lo furono i partigiani contro i nazifascisti»

Lattanzi, presidende della Provincia di Terni: «Scienza antidoto alla pandemia come lo furono i partigiani contro i nazifascisti»
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Domenica 25 Aprile 2021, 10:23 - Ultimo aggiornamento: 13:49

 Per la festa nazionale del 25 aprile, 76esimo anniversario della Liberazione, oggi alle ore 10.30 è in programma la celebrazione ufficiale con la deposizione di una corona presso il Monumento ai Caduti in Piazza Briccialdi, alla presenza del sindaco Leonardo Latini e delle autorità cittadine. Anche quest’anno la cerimonia si svolgerà con le limitazioni prescritte dalle misure di contenimento della pandemia da Covid-19, secondo quanto disposto dalle normative vigenti in materia di svolgimento delle manifestazioni pubbliche. A seguire, dalle 11, l’Anpi di Terni deporrà corone in piazza della Repubblica e alla rotonda dei Partigiani, con la presenza del Gonfalone del Comune di Terni, accompagnato dall’assessore Stefano Fatale. Sulle finestre di Palazzo Spada, per tutta la giornata, saranno esposte le bandiere italiane.

«Per il secondo anno consecutivo ci troviamo a festeggiare il 25 Aprile in una situazione del tutto anomala e che mai, dal dopoguerra ad oggi, avevamo vissuto». Lo afferma il presidente della Provincia di Terni, Giampiero 
Lattanzi, il quale rimarca come «la pandemia ci ha imposto distanziamenti e attenzioni quotidiane in ragione delle quali anche le celebrazioni della Festa della Liberazione purtroppo ne risentiranno». «Il virus – dice il presidente - ha sconvolto la normalità della nostra vita, ha modificato abitudini, consuetudini e usanze, ha inciso profondamente anche sul senso dello stare insieme, sul comunicare e sul frequentarci come persone e come amicizie e parentele.

Ma sono solo fasi temporanee, nuovi modelli soltanto formali, non sostanziali», sottolinea 
Lattanzi che aggiunge: «Questa emergenza infatti passerà e con l’aiuto della scienza e della medicina potremmo di nuovo presto tornare a stare insieme e a fare tutte le cose che facevamo prima. La Liberazione – dichiara sempre il presidente - ci aiuta come sempre a non dimenticare i nostri valori di comunità che hanno fondato la nostra Repubblica dopo la fine del nazifascimo ed hanno perpetrato nelle nuove generazioni e fino ai giorni nostri i pilastri della democrazia nella quale viviamo. Se confrontiamo il 25 Aprile con la pandemia, ci accorgiamo di trovarci di fronte ad un’ideale similitudine – osserva Lattanzi -come la Liberazione è stata ieri l’antidoto alle derive autoritarie, così il vaccino oggi lo sarà per questa pandemia da covid-19. Da qui, da questa similitudine, dobbiamo ripartire ed avere fiducia nel costruire il nostro futuro, essendoci liberati all’ora dal giogo dell’autoritarismo ed avendo oggi la possibilità di farlo da quello del virus e della malattia.

Lo dobbiamo però fare tutti insieme – conclude - con spirito di sacrificio e con senso di solidarietà e aiuto reciproco perché un futuro migliore non potrà mai prescindere da questi valori”.

In omaggio alla Festa della Liberazione, l’amministrazione provinciale ha deliberato l’accensione della torretta di Palazzo Bazzani, sede della Provincia, con i colori della bandiera italiana. La torretta è rimasta illuminata con il bianco, rosso e verde per tutta la notte di ieri.

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