«L’intera comunità di Deruta è stata gravemente coinvolta in questa triste e dolorosa vicenda - si legge -. Siamo un gruppo di genitori che hanno usufruito del servizio educativo offerto dall’asilo nido dall’inizio della sua attività fino ad un recentissimo passato. In merito alla vicenda attuale non possiamo che augurarci che vengano portate avanti tutte le indagini dovute nel più breve tempo possibile ed esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie e ai bambini coinvolti nei fatti accaduti. Ciò premesso vorremmo dire che per quanto riguarda i nostri figli l’esperienza da loro vissuta all’asilo nido è stata assolutamente positiva: moltissime e di indiscusso valore educativo le esperienze avute e, soprattutto, tanto l’affetto ricevuto dalle tre maestre che lavorano in questa struttura ormai da decenni».
«La maestra agli arresti domiciliari in attesa di giudizio - prosegue la lettera - è stata un punto di riferimento importante per molti bambini e le loro famiglie. L’asilo nido di Deruta era un luogo sereno, ricco di stimoli e occasioni di apprendimento sia di tipo cognitivo che socio-affettivo. E’ inoltre sempre stata posta grande attenzione alla costruzione di un rapporto aperto e positivo con le famiglie. I nostri figli ricordano anche dopo molti anni lei e le altre maestre». E ancora: «Ribadendo fermamente che non è nostra intenzione e tanto meno nostro compito assolvere o condannare nessuno, abbiamo ritenuto importante, per semplice onestà intellettuale e spirito di verità, fornire anche la nostra testimonianza a proposito di un servizio che ci ha sempre supportato con competenza ed empatia nell’educazione dei nostri figli».
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