La lite per una donna finisce nel sangue: un'altra notte di paura a Fontivegge

La polizia a Fontivegge
di Egle Priolo
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Sabato 30 Marzo 2024, 08:56

PERUGIA - Tre grosse macchie di sangue lungo via della Ferrovia raccontano dell'ennesima serata di delirio a Fontivegge. Con una violenta lite esplosa in un appartamento e finita per strada, tra feriti, ambulanza e polizia. Sono le 21.30 di giovedì, c'è un uomo per strada, è ferito e perde sangue. Una donna urla e chiede aiuto. C'è chi esce per aiutare il ferito: è proprio in mezzo alla strada, tra via Settevalli e via Canali, rischia di essere preso sotto dalla prima auto che gira per la via. Qualcuno chiama il 112 e arriva la polizia, ma l'uomo ferito ha già fatto perdere le sue tracce.
Gli agenti però cercano di ricostruire quanto accaduto e scoprono presto come ci sia stata una lite tra due persone all'interno di un appartamento. È in fondo alla strada e le prime chiazze di sangue sono poco distanti dalla porta.

Dentro c'è un uomo, un cittadino peruviano di 30 anni: è ferito e racconta ai poliziotti di aver avuto una lite con un conoscente. Mentre lo portano al pronto soccorso, i colleghi della polizia scientifica repertano un coltello e un frammento di bottiglia: possibile che ci siano tracce ematiche e li portano in questura. In ospedale, invece, la sorpresa: il 30enne viene curato e i poliziotti vengono a sapere dai sanitari come poco prima un altro uomo, un cittadino ecuadoregno di 33 anni, sia arrivato al pronto soccorso con una ferita da taglio alla mano. È proprio lui l'altro rivale, con la lite pare scoppiata proprio per questioni personali, di gelosie per una donna. In ogni caso, i due vengono accompagnati in via del Tabacchificio e denunciati per lesioni aggravate, mentre i residenti denunciato l'ennesimo fatto di sangue che rovina Fontivegge. «Siamo stanchi, stanchi anche di dire che siamo stanchi – spiega tra rabbia e rassegnazione un abitante della zona -.

Le responsabilità di quanto accade e continua ad accadere qui sono lontane, di chi ha voluto che la zona della stazione diventasse un ghetto, un ricettacolo di criminali e sbandati. E la situazione non migliora, inutile presentarsi sotto elezioni. Chiediamo da anni una soluzione per vivere in serenità nelle nostre case, che invece continuano a perdere valore, mentre è persino impossibile uscire la sera. In giro ci sono solo balordi».

L'ARRESTO
E a proposito di Fontivegge, dopo quasi due anni di latitanza è stato rintracciato in Germania il 47enne nigeriano accusato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti che ora deve scontare una pena di 5 anni. L'uomo è stato fermato a Grafscjaft su provvedimento emesso dalla procura generale di Perugia, accusato di traffico illecito, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti e psicotrope in varie città italiane, a partire proprio dall'area della stazione di Perugia fino a Padova. In base alle accuse, faceva parte di una banda che acquistava da fornitori sudamericani, importava e trasportava dalla Nigeria all’Italia ingenti quantitativi di cocaina che poi veniva rivenduta a numerosi acquirenti, tutti a loro volta spacciatori. Il suo arresto – insieme a quello dell'organizzatore dell'associazione lo scorso settembre - è stato possibile grazie a una complessa attività investigativa, coordinata dalla procura generale diretta da Sergio Sottani, in particolare dall’ufficio Sdi composto dal personale di polizia penitenziaria, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione internazionale della polizia di Roma.

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