Terni. Cenone da incubo: mangia l'anguilla e ingoia anche un amo

Terni. Cenone da incubo: mangia l'anguilla e ingoia anche un amo
di Umberto Giangiuli
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Domenica 31 Dicembre 2023, 10:47

L'INTERVENTO

Ingoia un amo da pesca mentre mangia l'anguilla rischiando di morire. L'amo si è fermato nella trachea dell'uomo senza arrivare allo stomaco. La corsa da Bagnoregio di Viterbo all'ospedale di Terni dove c'è stato il primo passaggio al pronto soccorso, quindi immediatamente operato dai medici del reparto torinolaringoiatra che, con un intervento alquanto delicato, sono riusciti senza fare danni a togliere l'amo dalla gola scongiurando in questo modo la probabilità che il congegno da pesca potesse arrivare allo stomaco facendo danni seri all'apparato digestivo. E'accaduto la sera del 24 dicembre durante il cenone della vigilia di Natale quando a tavola come tradizione si mangia pesce. Ad un certo punto della cena l'uomo ha avvertito qualcosa di strano in gola, una specie di oggetto estraneo di cui non conosceva di cosa si trattasse ne la provenienza. Soltanto qualche minuto dopo, visto che l'oggetto non andava nè avanti nè indietro, si è reso conto che si trattava di un piccolo amo rimasto all'interno del pezzetto di anguilla ingoiato nonostante la cura della preparazione e la cottura accurata del pesce.

Nessuno si era accorto di quell'"uncino" che stava nascosto tra le carni abbrustolite e gustose del pesce.

La festa è stata immediatamente interrotta con un interrogativo ricorrente: come fosse stato possibile quanto successo vista la cura con cui era stata cucinata l'anguilla. I commensali, particolarmente scossi dell'accaduto, non hanno perduto tempo e con un'automobile hanno accompagnato il loro congiunto all'ospedale di Terni. Le prime cure ed anche le prime radiografie hanno evidenziato la presenza nella trachea dell'amo da pesca conficcato nella carne. Condotto al reparto otorinolaringoiatra l'uomo è stato immediatamente condotto in sala operatoria dove è stato liberato dall'ostacolo che chiudeva la trachea dando attimi di soffocamento. L'incidente, per certi versi inspiegabile, fa parte di quella casistica piuttosto nutrita che, fortunatamente, il più delle volte, si risolve definitivamente con l'intervento dei chirurghi.

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