PERUGIA Un questionario per cogliere aspetti relativi alle aspettative dei giovani di origine straniera di seconda generazione che vivono in Umbria e al loro rapporto con la società locale. L’ha messo a punto l’Agenzia Umbria ricerche che insieme a Fondazione Perugia sta realizzando uno studio sul tema. «Una ricerca necessaria e importante, se si vuole realizzare una fotografia aggiornata dell’Umbria e della sua popolazione», osserva Alessandro Campi, amministratore unico Aur. «Si tratta del terzo tempo di un progetto che stiamo conducendo da un anno circa dedicato ai giovani in Umbria, con l’idea di sondarne problematiche, valori, cultura, aspettative, stili di comportamento e linguaggi».
Sono già due, infatti, gli studi pubblicati dall’Aur, il primo dei quali dedicato al disagio psicologico dei giovani, con riferimento ai problemi causati dalle restrizioni sociali legate alla pandemia. Il secondo riguardava invece il rapporto tra adolescenti e mondo della cultura e dell’arte, i modi coi quali fruiscono e conoscono il patrimonio artistico-culturale. «Il terzo approfondimento comincia in questi giorni e ci terrà impegnati almeno tre mesi», aggiunge il professor Campi. «Dei giovani di origine straniera di seconda generazione che vivono in Umbria ci interessa capire in che misura e attraverso quali canali e strumenti (familiari, scolastici, ricreativi, amicali) realizzano l’integrazione nella comunità che nel frattempo è diventata la loro».
Questo il link per compilare il questionario: https://www.agenziaumbriaricerche.it/agenda/i-giovani-di-origine-straniera-in-umbria/.