Terni. I furbetti di Imu e Tasi, in sei anni accumulati 40 milioni di evasione `

Terni. I furbetti di Imu e Tasi, in sei anni accumulati 40 milioni di evasione `
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Lunedì 18 Marzo 2024, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 09:17

Terni Ammonta a oltre 40 milioni di euro l'evasione di Imu e Tasi a Terni in 6 anni. Tra il 2016 e il 2022 nelle casse comunali sono mancati 40.306.165,32 euro. Una cifra importante messa nero su bianco nel "Controllo di gestione" protocollato a Palazzo Spada all'inizio del mese e riferito al 2022. Il documento è il report di un sistema di controllo interno, diretto a verificare l'efficacia, l'efficienza e l'economicità dell'azione amministrativa e gestionale dell'ente e ha una cadenza periodica definita dal regolamento di contabilità del Comune. L'ultimo controllo arriva al 31 dicembre 2022, annualità per cui il Comune ha incassato di Imu oltre 22 milioni e 500mila euro (22 milioni e 100mila al 31 dicembre 2022, la parte restante nel 2023). Dato che comprende anche la Tasi visto che questa dal 2020 è stata abolita ed è confluita nella "nuova" Imu. L'evasione fiscale, invece, si è attestata a 3 milioni e 553 mila euro. "Secondo stime condotte dall'ufficio tributi, basate sui dati relativi ai passati esercizi e considerata l'attività di recupero eseguita si legge nel documento - l'evasione Imu Tasi riferita all'annualità 2022 può presumibilmente ritenersi intorno al 12% 12,50% del gettito teorico lordo (contro il 12,50% 13,30% del precedente anno)". Ma è sul dato complessivo che arrivano le note dolenti. Ogni annualità, infatti, si porta dietro gli importi degli anni precedenti che dal 2016 in poi fanno lievitare l'evasione complessiva a 40 milioni e 306 mila euro. Somma per la quale, però, risulta già avviato il recupero. "Attraverso l'attività di accertamento condotta negli anni, al 31/12/2022 risulta avviato il recupero di 43.468.117,43 euro (dato progressivo) si legge ancora nel report - si precisa che tale importo non è riferito alla sola imposta evasa, ma è comprensivo degli oneri accessori (spese di notifica, sanzioni e interessi) pretesi negli atti impositivi inviati ai contribuenti". Di questi 43 milioni di euro, alla fine di dicembre 2022 risultano incassati oltre 18mila euro. Rispetto all'azione di recupero, nel 2022 l'Ica, la società incaricata dell'accertamento e delle riscossioni delle posizioni tributarie, ha notificato 4190 avvisi di accertamento per l'Imu e 4487 per la Tasi. Fin qui la parte relativa a immobili e fabbricati. Per quanto riguarda invece i rifiuti, dal 1° gennaio 2021 il Comune ha deliberato il passaggio alla Taric, ossia la tariffa rifiuti corrispettiva, quindi il tributo Tari non viene più riscosso. Il "Controllo di gestione" pertanto riporta solo l'attività di accertamento per gli anni di imposta dal 2015 al 2020, per omesso o parziale versamento e per omessa o infedele denuncia. Il report, in questo caso, riporta gli incassi aggiornati al 31 dicembre 2023: per omesso o parziale versamento per l'anno 2015 risultano incassati oltre 1 milione e 600 mila euro; 2 milioni e 756 mila euro per il biennio 2016-2017 e poco più di un milione per il 2018-2019. Per omessa o infedele denuncia risultano incassati oltre 1 milione e 500mila euro. Sul fronte del recupero dell'evasione, l'attuale amministrazione comunale sembra orientata a una linea più "morbida" rispetto al passato: già da ottobre, infatti, ha stoppato le ganasce fiscali a favore di un sistema di rateizzazione.
Lo scorso autunno, infatti, erano arrivati numerosi avvisi che avevano creato non poche difficoltà a diverse famiglie ternane. Si era parlato di oltre 6mile posizioni debitorie. Per venire incontro ai contribuenti, viste le difficoltà di far fronte ai pagamenti, il sindaco aveva deciso di concedere una dilazione attraverso un sistema di rateizzazione in base alle capacità economiche delle famiglie.

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