Toh, guarda chi si rivede
c'è un Gaucci

Riccardo Gaucci con il fratello Alessandro e il padre Luciano ai tempi del Perugia
di Italo Carmignani
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Sabato 7 Maggio 2016, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 17:24
Italo Carmignani  
PERUGIA - Tavolo tondo, noto ristorante di Ponte San Giovanni, tre persone a pranzo. Uno ha un cognome segnato dalla storia perugina, Gaucci, ma un nome d’anagrafe romana giovane, Riccardo. Il più piccolo della famiglia di cui si ricordano profitto e castigo calcistico, l’unico senza ombre quando tutto crollò, tra un sorso e un boccone, ovvio, parla di pallone. I suoi commensali intervengono con gergo acconcio e competenza. A chi ascolta vengono dei sospetti. E l’identikit dei compagni di tavolo aiuta. C’è Loris Gervasi, braccio destro di Roberto Damaschi, ex presidente di Perugia e Foligno. Gervasi ha seguito Damaschi dappertutto. Team manager al Perugia, poi al Foligno come direttore sportivo prima del benservito della meteora Nuccilli. Accanto lui e Gaucci c’è Francesco Angelelli. In coppia con la sua Varian, sono un marchio da sempre vicino al mondo del calcio. Main sponsor del Perugia, ha gravitato intorno al Foligno negli anni Novanta. Passione per i trattori d’epoca, aerei ultraleggeri e, naturalmente, il pallone. Foligno e Perugia, una sul mercato di sicuro, l’altra forse. Ma davvero Santopadre, patron di quel marchio d’abbigliamento Frankie Garage dai capi introvabili tanto sono ricercati, vuole lasciare Perugia? Chissà, voci di trattoria vogliono il giovane Gaucci foriero di una cordata straniera, magari cinese, ora di moda. Ma ogni indiscrezione si scioglie nell’acido della boutade. Eppure le voci insistono e la tavolata non può essere casuale. Pasquino Perugino la chiuderebbe così: stai a vvedè che tra Falco e Grifone finisce che compreno ’l Piccione (formazione di serie dilettanti e nome comune di volatile commestibile). 
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