Venerdì Riccardo Sinigallia al
Rework con “Ciao Cuore”

Venerdì Riccardo Sinigallia al Rework con “Ciao Cuore”
di Michele Bellucci
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Martedì 12 Febbraio 2019, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 18:07
PERUGIA - Sarà Riccardo Sinigallia ad aprire gli appuntamenti del nuovo anno promossi dall’Associazione Umbra della Canzone e Musica d’Autore, con un concerto in programma al Rework Club di Sant’Andrea delle Fratte questo venerdì, 15 febbraio (inizio alle 22.00). Il cantautore romano presenterà il nuovo album “Ciao Cuore”, recentemente premiato come disco dell’anno 2018 dal Forum del giornalismo musicale e AGIMP.
Un live che sarà l’occasione per ripercorrere dal vivo i successi più amati dell’artista, da “Amici nel tempo” a “Se potessi incontrarti ancora”, passando per l’inno generazionale firmato Tiromancino “La descrizione di un attimo”.

Riccardo Sinigallia, il suo è un album molto intimo e introspettivo. Com’è stata finora la risposta del pubblico?
Abbiamo già fatto i primi 5 live di questo tour e devo ammettere che sono state tutte date molto belle. E’ come se ci fosse un’accoglienza nuova, anche rispetto al tour precedente dove non sapevamo mai cosa avremmo trovato. Ora stiamo scoprendo che c'è uno zoccolo duro che conosce la mia storia ed è davvero emozionante trovarsi davanti tante persone che cantano tutte le canzoni in scaletta.

Sente che finalmente la sua arte sia riconosciuta appieno?
Credo che il tempo abbia fatto il suo lavoro pian piano, come una goccia. Da un certo punto di vista viene da chiedersi “possibile che lavori di questo tipo ancora debbano essere capiti?”, però d’altra parte considero una cosa positiva che in questo Paese, dove è davvero difficile presentare qualcosa che non sia “poco impegnativo”, finalmente si sia arrivati a un certo riconoscimento.

Crede che sia cambiato il pubblico?
Non credo, o almeno da parte mia non c'è una volontà di parlare con generazioni diverse. Penso che si sia stabilito un rapporto con persone molto affini a me e alla mia tipologia di canzoni. Ora c'è un bacino di utenza che cerca questo tipo di musica ed è una cosa che non do mai per scontato.

Lei non è un artista che cerca ispirazione in solitudine in cima a un monte?
Diciamo che ho il mio monte, passo in Grecia 3 mesi l'anno e lì raccolgo ciò che ispira la solitudine e una connessione profonda con cose molto lontane dai Social network. D’altra parte però trovo che queste nuove forme di comunicazione siano interessanti per chi come noi deve uscire dall'isolamento: un artista si aspetta sempre un dialogo con un interlocutore. Questi nuovi media permettono di presentare il lavoro come si vuole, io per esempio pubblicando notizie e foto do un’impostazione estetica e contenutistica al mio lavoro. Qualche anno fa l’unica via era andare in una trasmissione tv e snaturarsi... ora non è più necessario.

E gli aspetti negativi di queste forme di comunicazione?
Se ne potrebbe parlare per giorni! La cosa peggiore è che c’è una sorta di finto-rinnovamento, a me pare che si stia tornando indietro. La scusa è che si tratta di qualcosa di nuovo, ma il rituale è lo stesso da decenni e continua a ripetersi identico.
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