Terni. Furti e rapine, il prefetto: «Il Comune è in ritardo»

Terni. Furti e rapine, il prefetto: «Il Comune è in ritardo»
di Nicoletta Gigli
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Martedì 2 Aprile 2024, 10:39

ALLERTA SICUREZZA

«Ci apprestiamo a firmare Il patto per Terni sicura che scade in questi giorni. Ci metteremo intorno al tavolo e discuteremo se implementare le misure di sicurezza sulle dinamiche dei recenti furti, che comunque ritengo non destino particolare allarme, almeno se ci atteniamo ai dati ufficiali». Il prefetto di Terni, Giovanni Bruno, non ci sta a parlare di allarme sicurezza. E' convinto che i raid dei ladri in città siano da catalogare «nell'ordinaria consuetudine dei furti nei periodi a ridosso delle festività» con bande che «spesso arrivano da fuori e che di solito vengono individuate dalle forze dell'ordine».
Il prefetto, che si appresta a mettere la nuova firma sul patto per Terni sicura, sottolinea di essere ancora in attesa delle indicazioni dell'amministrazione comunale: «Il Comune di Terni è in ritardo sui dati che sono stati richiesti in vista del nuovo accordo - conferma Giovanni Bruno. La Regione Umbria ci ha inviato quello che abbiamo richiesto e stiamo ancora aspettando le indicazioni dell'amministrazione di palazzo Spada. Dopo Pasqua, dati alla mano, ci riuniremo per capire come procedere nell'intesa che deve ridisegnare gli interventi per la sicurezza della città». Il patto per Terni sicura arriva in un periodo non certo felice sul fronte della sicurezza, almeno di quella che viene percepita dai cittadini. Arriva nei mesi in cui le attività commerciali di centro e periferia sono state messe sotto assedio. Sono finite nel mirino dei malviventi, con tabaccai colpiti in testa da chi andava a caccia di soldi, scuole visitate di continuo dai ladri, appartamenti che vengono svuotati quando cala il buio, negozi presi d'assalto. Le richieste dei sindacati di polizia per far fronte ai pensionamenti che stanno assottigliando un organico ridotto all'osso ormai non si contano più.
Il prefetto, Bruno, ha ben chiaro il quadro di una città dove il trenta per cento delle forze di polizia andrà in pensione entro un anno e mezzo: «All'inizio dell'anno ho segnalato a livello centrale i problemi della carenza d'organico delle forze dell'ordine dice il prefetto, Bruno - ora bisogna attendere i tempi della ripartizione del personale perché purtroppo nel bacino non c'è solo Terni. Non so quando e come questa carenza potrà essere colmata - precisa il prefetto - ma la situazione ternana è stata rappresentata a livello centrale ed è ben nota».
Non manca un riferimento ai vigilanti privati messi in campo dall'amministrazione comunale, scelta che ha sollevato dubbi e polemiche: «Mi chiedo se, invece di spendere soldi per vigilare sugli immobili del Comune, non fosse stato meglio investire fondi sulle telecamere termiche collegate con le forze dell'ordine» dice il prefetto Bruno, che sta aspettando notizie sui numeri restituiti dalla ricerca sociologica targata Unicusano.
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