Foligno, verso le amministrative. L'avvocato Marco Mariani: «Se non c'è unità di coalizione la mia candidatura a sindaco non è più sul tavolo»

L'avvocato Marco Mariani
di Giovanni Camirri
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Domenica 31 Dicembre 2023, 07:30
FOLIGNO - «La mia candidatura non è sul tavolo se non c’è fronte comune». A parlare, contattato sul punto da Il Messaggero, è l’avvocato Marco Mariani la cui proposta candidatura per la corsa a sindaco il prossimo anno è al centro di un serrato botta e risposta. La questione riguarda l’ipotesi di nome unico che possa riassumere una coalizione larga composta da Pd, Patto X Foligno, Foligno 2023, Foligno in Comune e Movimento 5 Stelle. Proprio il M5S ha posto, in coerenza con la propria linea, una posizione, sia nel contesto generale che in quello particolare, in base alla quale che “ritiene imprescindibile, nella costruzione di coalizioni con le altre forze politiche, un rinnovamento delle classi dirigenti che imprima una netta discontinuità con il passato”.  Una pregiudiziale che è di fatto un “niet” alla candidatura Mariani in quanto ex amministratore comunale degli anni Ottanta. Un “no” portato in discussione ribadito dall’assemblea dei pentastellati. Che succede a questo punto? Le strade sono semplici: o si trova un altro candidato di coalizione oppure, come confermato dallo stesso candidato, Mariani prosegue la sua normale vita di tutti i giorni. I 5 Stelle potrebbero correre da soli? Dal muro contro muro in atto il Pd potrebbe cogliere l’occasione per arrivare alla rottura con i pentastellati? Si potrebbero aprire altri scenari? Per ora solo ipotesi e si dovranno attendere i prossimi giorni per capire che cosa accadrà.  Tornando a Mariani è lui stesso a sottolineare alcuni concetti. «La mia disponibilità – dice a Il Messaggero – è stata data in una ipotesi di colazione larga sulla quale da tempo si sta lavorando e dibattendo. La mia, poi, è una candidatura di servizio utile ad unire un patto largo che punta a far emergere i giovani. Voglio anche sottolineare – ricorda ancora l’avvocato Mariani – che il mio passato è per me un motivo di orgoglio. Aver impegnato parte della mia gioventù in favore, attraverso la politica, della collettività è un valore. Vengo dalla politica e dalla professione e non mi sono autocandidato. Alla luce di tutto ciò l’obiettivo è quello di un progetto federativo. Se una delle parti chiamate a verificare questo progetto non è d’accordo sulla proposta che è stata avanzata, e lo è per motivi esplicitati e che rispetto, la mia candidatura, in forza del venir meno di quel progetto federativo – conclude – non è sul tavolo». Una posizione ben chiara, sin dall’inizio, quell’avvocato Marco Mariani che ha dato la propria disponibilità per un progetto che pare destinato a non partire. E di pari passo manca sul punto la voce ufficiale dei partiti interessati che forse attendono l’evolversi degli eventi. . 
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