Foligno, rifiuti abbandonati nuovo attacco alla collina. C’è di tutto: dagli inerti alla vetroresina fino agli pneumatici

I rifiuti abbadonati
di Giovanni Camirri
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Venerdì 24 Novembre 2023, 07:28
FOLIGNO - Non si ferma l’onda lunga dei vandali dell’ambiente. Soggetti che continuano a pensare di continuare a farla franca nonostante controlli e sanzioni a carico dei trasgressori sono in costante aumento. Eppure l’area dell’ex tiro a volo, sulle colline che sovrastano Sant’Eraclio, resta per questi incivili un “must”. In mezzo ai rovi c’è un campionario di rifiuti che fa rabbrividire. Ci sono cumuli di detriti derivanti da lavori edili, ci sono coppi, pneumatici, la marmitta di un vecchio motorino, vetro, plastica, bidoni in metallo e, new entry, la copertura di un cassone di un furgone o di un piccolo camion realizzata in vetroresina che qualcuno ha pensato di sfasciare e lasciarla in quel luogo. Un posto che, vista la bellezza e il panorama unico che da li si può godere, andrebbe meglio protetto. Nonostante le tante campagne e le altrettante verifiche il livello di sfida a chi fa le cose corrette non si abbassa. Anzi, continua ad innalzarsi. Viene da chiedersi cosa passi per la testa a chi determina questi scempi. Molti di quei materiali possono essere regolarmente conferiti ai centri di raccolta. Tutto in regola tutto secondo norma. Ma  così, in questi casi, non accade. Si preferisce inerpicarsi in zone collinari, molte delle quali raggiungibili a piedi o con mezzi idonei ai luoghi. Il tutto rischiando di essere visti e quindi scoperti. Eppure questi soggetti, difficilmente definibili come “cittadini” continuano a farsi beffa della tutela dei luoghi, del decoro urbano e delle regole delle raccolta dei rifiuti. È chiaro a tutti che non si può blindare il territorio e fare controlli praticamente continuativi. Quelli che ci sono già portano a galla diversi situazioni. Si potrebbe pensare, laddove possibile, ad individuare un qualche modo per impedire l’accesso a quelle e ad altre aree sensibili ai veicoli. Magari posizionando una barriera mobile valicabile solo da chi è autorizzato. Ovviamente si tratta di una mera ipotesi, ma qualcosa va fatto. Vale ricordare che l colpa di questi gravi comportamenti è esclusivamente di chi li causa. E proprio per questo, se ovviamente possibile, si potrebbe ragionare anche su un inasprimenti delle sanzioni a carico degli autori di questi sconsiderati abbandoni di rifiuti. La campagna con i cartelli “lo faresti a casa tua?” sta dando evidenti risultati. Un esempio viene da Scanzano dove i cumuli di rifiuti in direzione Acquabianca sono visibilmente calati e spesso addirittura azzerati. Un buon segno, quindi, verso la soluzione di queste aberrazioni. E nonostante tutto l’impegno di cittadini sensibili ai temi ambientali, come Gabriele Finamondi, non cala di livello, anzi cresce ogni giorno di più dando corpo ad una battaglia che impegna enti e residenti in una vera e propria guerra contro lo scempio del territorio.
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