Foligno, caccia al misterioso ladro di biciclette

Foligno, caccia al misterioso ladro di biciclette
di Giovanni Camirri
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Venerdì 19 Aprile 2024, 09:35

FOLIGNO - Caccia al ladro di biciclette. La sta dando, senza soluzione di continuità, la polizia locale che sta battendo a tappeto l’intero territorio comunale. Il sospettato principale è stato “catturato” dalle riprese dell’impianto di videsorveglianza comunale ed ora si sta procedendo alla sua identificazione. Gli accertamenti in essere sono concentrati su una decina di dueruote rubate. Per cinque di queste le rispettive vittime hanno presentato denuncia, mentre per le altre cinque, ritenute comunque provento di furto, sono in corso approfondimenti tesi a risalire ai proprietari. Gli elementi sul tavolo delle investigazioni sono molteplici. Si deve infatti stabilire se il sospettato principale sia colui che ha messo a segno tutti e 10 i furti di biciclette, se ne abbia commessi la maggior parte lasciando, per così dire, il resto ad una sorta di emulo. Il che allargherebbe la platea dei sospettati. Altro fattore oggetto di approfondimento è quello che riguarda potenziali complici. I quali potrebbero avere un ruolo di custodi delle biciclette rubate, oppure l’autore dei furti le consegna loro allo scopo di avere le mani libere qualora incappasse in qualche controllo. L’indagine ha preso le mosse dalla concentrazione di furti di biciclette compiuti in un lasso di tempo di poche settimane. Un fenomeno che, in questa fase, è andato ben oltre quello che viene considerato, in materia di furti di biciclette, un dato comunque non positivo ma di fatto fisiologico. Insomma s’è superato il cosiddetto “evento sporadico” che ha lasciato il posto ad una ondata di furti di biciclette.

Il passo successivo punta a chiarire sia l’eventuale presenza di un deposito clandestino dove tenere le bici rubate, sia la destinazione della refurtiva. Si tratta di furti tesi a trovare denaro facile e in maniera veloce rivendendo qualche dueruote a poche decine di euro? Oppure si è in presenza di furti finalizzati a vendere quanto rubato in blocco da destinare ad altre città, magari anche a zone fuori dall’Umbria? Oppure si è in presenza di qualche sbandato che pensa di aver trovato un business per fare cassetto? Su queste ed altre ipotesi faranno chiarezza gli accertamenti avviati dalla polizia locale guidata dal comandante, il tenente colonnello Simonetta Daidone. Non va poi dimenticato che chi dovesse acquistare una delle biciclette rubate può a sua volta incappare in ipotesi di reato penali che vanno dall’incauto acquisto fino alla ricettazione. A ciò va aggiunto pure il valore delle biciclette rubate. Almeno in un caso ci sarebbe un modello a pedalata assistita per uso urbano che, quindi, ad un valore di mercato di diverse centina di euro. Ma ci sono anche biciclette classiche il cui valore affettivo, come spesso accade, supera di gran lunga quello indicato nel listino di vendita. Quindi ad essere rubato è anche un bene che riassume un ricordo, un legame, un evento. Tutte cose che, di fatto, non hanno prezzo. Intanto, l’indagine della polizia locale sembrerebbe essere a buon punto e sull’intera vicenda viene, come da prassi, mantenuto il riserbo più stretto anche se non si possono escludere importanti svolte anche in tempi ragionevolmente brevi.

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