Fine vita, Laura Santi vince la prima battaglia: 60 giorni per la decisione

Laura Santi e il marito Stefano Massoli
di Egle Priolo
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Mercoledì 12 Luglio 2023, 16:58

PERUGIA - Laura ce l'ha fatta. Ha vinto, anche se in parte, la sua battaglia. Il tribunale civile di Perugia ha accolto parzialmente il ricorso d'urgenza presentato da Laura Santi, la nota giornalista e attivista quarantottenne affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla, che aveva chiesto al giudice di ordinare all'Asl Umbria 1 di completare la procedura prevista per accedere all'aiuto al suicidio assistito.

La prima sezione ha infatti accertato il suo diritto «all'ottenimento di un parere espresso del comitato etico» e nel caso in cui questo, insieme alle valutazioni della Asl, individuino positivamente la possibilità per lei di accedere al suicidio medicalmente assistito, a ottenere dalla stessa azienda sanitaria «le modalità di attuazione del fine vita, individuando farmaco e posologia». In particolare, Santi - come riporta la decisione firmata dal giudice Arianna De Martino - ha diritto di ottenere «parere espresso del Comitato etico regionale, che dovrà essere emesso entro 30 giorni dalla sua costituzione, che a sua volta dovrà intervenire entro 30 giorni» dall'ordinanza.

Il tribunale ha invece rigettato «per il resto» il ricorso. «Giuridicamente soddisfatto» della decisione si è detto l'avvocato Pietro Laffranco che ha rappresentato l'Asl: «All'azienda sanitaria non è stato mosso alcun appunto. È stato riconosciuto come totalmente legittimo il suo comportamento» Assistita dall'avvocato Filomena Gallo e supportata dall'associazione Luca Coscioni, Santi ha quindi ottenuto intanto una risposta dopo la richiesta avanzata ad aprile 2022: oltre 400 giorni di attesa per cui aveva dovuto chiedere una decisione al tribunale. Perché, sia chiaro, Laura Santi è da sempre abituata a lottare e – lo ha ribadito spesso – non vuole uscire dal ring prima del suo tempo. Ma vuole riconosciuto il sacrosanto diritto a poter scegliere - se le sue condizioni dovessero ulteriormente peggiorare, rendendo la sua fatica umanamente insopportabile - quando gettare la spugna.

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