PalaTerni, aprono i negozi, rabbia dei commercianti del centro: «Non c'è da brindare, troppi centri commerciali ci fanno estinguere»

PalaTerni, aprono i negozi, rabbia dei commercianti del centro: «Non c'è da brindare, troppi centri commerciali ci fanno estinguere»
di Aurora Provantini
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Domenica 9 Ottobre 2022, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 23:13

TERNI - Si sta andando nella direzione opposta a quella indicata dalle associazioni di categoria: si sta favorendo la nascita di sempre nuovi centri commerciali. «E noi ci estinguiamo» - i piccoli (negozi) neanche reagiscono. Vanno avanti finché ce la fanno senza commentare. Molti hanno già gettato la spugna come conseguenza del caro energia e della crisi in generale, specie quelli che si trovano all’interno della Ztl: tra corso Tacito, via Goldoni e via Angeloni sono più i locali sfitti che le vetrine illuminate (poco, dati i tempi che corrono). Mentre nella zona dello stadio si festeggia: l’inaugurazione, il 13 ottobre, dell’area commerciale del PalaTerni (roba da 5mila metri quadrati) diventa una cerimonia istituzionale. Una iniziativa pubblica a partire dalle ore 18 accanto allo stadio Liberati, per illustrare lo stato di avanzamento dei lavori della grande struttura dedicata a sport e spettacolo. Anche se c’è chi pensa che non ci sia niente da festeggiare: «Proprio nulla – interviene Michele Martini (Terni Valley) – e penso che altri centri commerciali non portino alcun valore aggiunto per il nostro territorio. Lo sviluppo necessita di altro, di investimenti sulla formazione e sull’innovazione. Eppure dopo neanche due settimane si torna a festeggiare l’arrivo di altre due multinazionali al grattacielo di Terni. Entro un mese, infatti, aprirà pure l’area commerciale del Tulipano, che farà approdare nella capitale dell’acciaio l’azienda danese di distribuzione di mobili e articoli per la casa Jysk occupando una superficie di vendita di 1.300 metri quadrati. Poi ci sarà la media superficie della tedesca Kik (abbigliamento) e quella di Tigotà, oltre ad un ristorante orientale. Una operazione che si porta appresso una modifica della viabilità: la giunta comunale ha appena approvato il completamento della urbanizzazione della zona a ridosso del grattacielo di Terni prevedendo un accesso in entrata e uno in uscita, parcheggi, verde, reti tecnologiche di gas, luce e fibra ottica. Ma si tratterà di una sistemazione solo provvisoria, per quanto riguarda la viabilità. Perché il progetto definitivo prevede la realizzazione di una rampa di 425 metri che (in uscita) collegherà il Tulipano alla rotonda Marinai di Italia e una sopraelevata con un sottopasso di cinque metri di altezza (esteso venti metri). Si salirà dalla rotonda e si scenderà dalla rampa, alla fine. Quindi i progetti di sviluppo (anche urbanistico) inseguono la terziarizzazione dell’economia del territorio e vanno nella direzione dei centri commerciali. «Che generano comunque il problema della competizione tra realtà commerciali – segnala il consigliere di Senso Civico Alessandro Gentiletti – e questo perché manca purtroppo, da parte dell’amministrazione comunale, una capacità di visione. Il rilancio del territorio non passa soltanto per i centri commerciali, anzi». E ancora, sull’assenza di visione, il presidente di Confartigianato Mauro Franceschini, ribadisce: «Siamo in totale assenza di una politica di sostegno e rilancio del centro storico. E’ da tempo che lo affermo e continuo ad affermarlo perché è ovvio che sarà il centro cittadino a subire una ulteriore penalizzazione, ed è altrettanto ovvio che il progetto iniziale di un centro commerciale aperto non avrà spazio né futuro».
Franceschini pone l’accento anche sullo stato di degrado della città. «Non solo manca un piano di rilancio, manca anche quella cura necessaria a rendere vivibile e sicuro il centro storico».

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