Terni, falchi contro i piccioni: ecco come funziona

Terni, falchi contro i piccioni: ecco come funziona
di Monica Di Lecce
3 Minuti di Lettura
Martedì 20 Giugno 2023, 00:05

Una poiana Harris sopra il cielo di Palazzo Spada per allontanare i piccioni e risolvere i problemi connessi alla loro presenza massiccia, soprattutto in alcune zone della città. E’ partito in questi giorni il progetto sperimentale contro l’invasione degli uccelli infestanti. Nessuna paura quindi se in queste sere, passando davanti alla sede del Comune o in largo Frankl, ci si dovesse imbattere in questo rapace.

«Stiamo effettuando degli inserimenti controllati per dissuadere la specie infestante che, avvertendo la presenza del rapace e quindi non essendo la zona più sicura per lei, si allontana - spiega Leonardo Sciarra, falconiere che si sta occupando del progetto –  Si tratta quindi di un metodo del tutto naturale e sicuro per risolvere il problema dei piccioni senza lo sterminio». Se il metodo consente la protezione della specie perché non c’è l’uccisione del volatile, è anche vero che il rapace è pur sempre un predatore e quindi il metodo non è del tutto privo di rischi per il piccione. «Potrebbero verificarsi episodi di predazione – conferma Leonardo Sciarra – ma in quel caso interveniamo noi per salvare la specie infestante: forniamo al rapace altra carne e lui molla la preda». Ma è sufficiente un rapace per tenere alla larga i piccioni? «L’efficacia di questo metodo è testata fino a un massimo dell’80% degli allontanamenti – stima il falconiere – ma una media buona e abbastanza realistica si attesta intorno al 50%». Si tratta di un progetto sperimentale di 6 mesi che potrebbe essere rimodulato. «Ogni settimana, per i primi due mesi – spiega Sciarra – sono previsti due interventi serali e uno diurno, poi un’uscita a settimana per i quattro mesi successivi.

Nelle uscite serali viene utilizzata la poiana Harris, in quelle diurne il falco». La scelta di concentrare gli interventi di sera, in questa prima fase, non è casuale.

«Introduciamo i rapaci in queste zone al momento del sonno dei volatili, quando questi si sentono più tranquilli e sporcano anche di più», spiega il falconiere. Non è casuale neanche la scelta delle zone da cui cominciare. «Palazzo Spada – dice Leonardo Sciarra – è un po’ l’emblema dell’edificio infestato dai piccioni mentre largo Frankl, dove si svolge il mercatino settimanale e ci sono le bancarelle degli alimentari e della frutta e verdura, si presta ad essere invaso da questi volatili». Non è escluso che, completata la fase della sperimentazione e verificati i risultati, il progetto possa essere riproposto ed esteso anche in altre zone cittadine anche d’inverno. «Questo metodo si rivela efficace – aggiunge Sciarra – anche contro la presenza di storni che si presentano in inverno a piazza Tacito e in altre piazze cittadine». Il sorvolo del rapace dura mediamente un’oretta ma può durare di più. «Sono sempre e comunque rapaci in volo – conclude il falconiere – ma sono stati addestrati a rientrare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA