Fabro. Signora 80enne fa arrestare una truffatrice, la polizia stradale di Orvieto le regala un mazzo di fiori

Fabro. Signora 80enne fa arrestare una truffatrice, la polizia stradale di Orvieto le regala un mazzo di fiori
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Martedì 27 Febbraio 2024, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 19:17

Nei giorni scorsi era stata avvicinata da una falsa dottoressa dell'Asl ma lei non era caduta nel tranello, aveva chiamato il figlio che a sua volta aveva avvertito la polizia stradale di Orvieto consentendo agli agenti di arrestare una truffatrice di 35 anni, ricercata per numerosi reati contro il patrimonio su cui pendevano diversi ordini di carcerazione per un minimo di 25 anni di carcere.

Per ringraziare la signora Anna, una pensionata 80enne di Fabro, la polizia stradale le ha donato un mazzo di fiori e con un portachiavi che servirà a ricordarle di togliere le chiavi dalla serratura ogni volta che chiuderà la porta di casa dietro di sé. Abitudine che spesso gli anziani, trascurano specie nei piccoli centri abitati.

Tutto è iniziato quando alla porta della signora Anna, qualche giorno fa, ha suonato una donna che, spacciandosi per una dottoressa della Asl, ha cercato con ogni scusa di entrare in casa per farle firmare dei documenti riguardanti presunte agevolazioni assistenziali.

Il suo comportamento, le risposte vaghe, hanno fatto scattare nella signora Anna qualche dubbio, tanto da chiamare il figlio, che immediatamente ha allertato una pattuglia della Stradale di Orvieto che si trovava a passare davanti a lui.

Grazie alle precise indicazioni, gli agenti sono riusciti a rintracciare la fantomatica dottoressa e i suoi complici.

Nonostante le false generalità declinate ai centauri orvietani, i poliziotti sono riusciti a risalire alla vera identità della presunta dottoressa e successivamente alle pene da espiare.

Quanto accaduto è un esempio che conferma l’importanza della sinergia tra i cittadini e la polizia.

Polizia che, con l'occasione, ricorda alcuni piccoli accorgimenti: non aprire la porta o il cancello a sconosciuti, specie quando si è soli in casa, anche se gli sconosciuti si presentassero come tecnici del gas o della luce; non fare “confidenze” su internet o per telefono in particolare per quanto riguarda credenziali bancarie e postali; non cadere nella trappola della telefonata del sedicente “maresciallo” che chiede soldi da consegnare ad un avvocato che passerà a casa della vittima perché suo nipote è rimasto coinvolto in un incidente e quei soldi servono immediatamente per salvarlo da peggiori conseguenze; non farsi distrarre in alcun modo quando si carica la spesa in macchina da chi ci chiede informazioni su un luogo o su qualche persona o ci mostra del denaro a terra.

La signora Anna, grata del pensiero dei poliziotti e orgogliosa del suo contributo, ha voluto ringraziare personalmente i suoi “angeli della strada”.

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