Targhe straniere fuorilegge,
già fermati 10 pirati fra Perugia e Assisi

Targhe straniere fuorilegge, già fermati 10 pirati fra Perugia e Assisi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Gennaio 2019, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 17:00
PERUGIA - Giro di vite sui furbi delle targhe straniere. Cioè coloro che, pur residenti in Italia, immatricolano l'auto all'estero per non pagare il bollo italiano e l'assicurazione alle tariffe italiane e che, nei casi peggiori, non pagano nemmeno le multe e circolano senza alcuna copertura assicurativa.

E’  trascorso poco più di un mese dall’entrata in vigore del “Decreto sicurezza” e sono già dieci i verbali contestati dai carabinieri di Assisi, diretti dal maggiore Marco Vetrulli, per più di 7.000 euro totali. Sono stati fermati quattroromeni, tre bulgari, una spagnola, un polacco e un italiano con targhe bulgare, tutti residenti nell’hinterland assisano da più di un anno, che viaggiavano su auto che avevano ancora la targa del loro Paese di origine. Le dieci auto sono state sequestrate in ottemperanza al Decreto sicurezza, in attesa di confisca.

In seguito all’entrata in vigore del Decreto sicurezza, a partire dal 4 dicembre, chi ha la residenza in Italia da più di 60 giorni non può circolare con veicoli immatricolati all’estero. Sono esclusi dal divieto leasing o locazioni o comodati d’uso (ammesso solo nel caso vi sia un rapporto di lavoro con l’azienda che concede l’uso del veicolo) che comunque dovranno avere a bordo un documento registrato e riportante la data certa in relazione al rapporto fra il reale utilizzatore e il proprietario. E’ data possibilità ai possessori dei veicoli non italiani di richiedere alla motorizzazione civile la nazionalizzazione dello stesso o il foglio di via dal territorio italiano per evitare di incorrere nella sanzione specifica di 712 euro (da pagare in contanti nelle mani dell’agente in quanto violazione riferita a veicolo straniero) e il ritiro della carta di circolazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA