Cure anti-Covid, somministrato il monoclonale preventivo per i fragili. Incidenza in calo sotto 1.600 positivi per 100mila abitanti: casi record tra 6-18 anni

Cure anti-Covid, somministrato il monoclonale preventivo per i fragili. Incidenza in calo sotto 1.600 positivi per 100mila abitanti: casi record tra 6-18 anni
di Fabio Nucci
3 Minuti di Lettura
Venerdì 25 Marzo 2022, 07:13 - Ultimo aggiornamento: 07:20

 L’ Umbria continua a mostrare indicatori relativi superiori alla media del Paese, ma il trend negli ultimi giorni si è invertito. Nella regione, infatti, dopo 20 giorni di costante risalita, i contagi settimanali segnano un calo del 2,5%, a fronte di un +17% nazionale. L’incidenza settimanale è tornata sotto i 1.600 casi per 100mila abitanti e la curva della letalità è stabile a 12 decessi settimanali. Un trend confermato nel report settimanale del Nucleo epidemiologico regionale. Intanto, ieri all’ospedale di Perugia, è partita una nuova fase terapeutica anti-Covid, il trattamento monoclonale preventivo.
La curva epidemica, letta attraverso la media mobile a 7 giorni, mostra una tendenza alla stabilizzazione rispetto alle settimane precedenti. È quanto emerge nel report del Nucleo epidemiologico regionale i cui esperti hanno calcolato un’incidenza settimanale al 23 marzo pari a 1.549 casi. «L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media regionale per la popolazione tra 3 e 44 anni», si legge nel rapporto reso noto dall’assessore alla Salute, Luca Coletto. «In particolare la popolazione tra i 6 e 13 anni raggiunge incidenze superiori ai 2.500 casi per 100mila abitanti, ma tutte le classi mostrano una tendenza alla stabilizzazione». Tra i più giovani, il dato più consistente, pari quasi a 3mila casi per 100mila abitanti, riguarda la fascia 11-13 anni; subito dopo, la classe 6-10, dove l’indicatore scende a 2.762. Trend in calo tra i 19 e i 44 anni, curva stabile tra gli over 45. Tutti i distretti sanitari, inoltre, presentano un’incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti, col dato più elevato rilevato a Spoleto (2.196), il più basso in Alto Tevere (1.347). Parallelamente, in calo anche l’indice di replicazione diagnostica, il cui valore per gli ultimi 14 giorni è stato stimato a 0,98. «Rispetto alla settimana precedente si osserva un leggero aumento nell’impegno ospedaliero regionale soprattutto a carico dell’area medica: al 23 marzo 203 ricoveri di cui 4 in terapia intensiva». Altri 2 i decessi, 12 settimanali, dato stabile da 3 giorni.
Ieri è stata una giornata importante sul versante terapeutico. L’assessore Coletto ha infatti reso noto che alla clinica di Malattie Infettive dell’ospedale di Perugia è stato prescritto il primo trattamento con l’anticorpo monoclonale Evusheld per la profilassi pre-esposizione del Covid-19. Farmaco somministrato in day hospital ai primi tre pazienti seguiti dal reparto di Ematologia. «Diversamente dagli altri trattamenti finora effettuati – ha spiegato l’infettivologa Daniela Francisci, direttore di Malattie infettive - la somministrazione di questo monoclonale è rivolta a persone che non hanno contratto l’infezione da Sars CoV-2, ma che presentano un rischio molto elevato di avere un decorso severo in caso di positività. Pazienti con marcata compromissione della risposta immunitaria che stanno facendo terapie immunosoppressive e che non hanno sviluppato anticorpi, pur vaccinati, o che, al contrario, per motivi di salute non sin sono potuti sottoporre alla vaccinazione». Il farmaco associa due monoclonali diretti verso la proteina Spike del Sars-Cov-2. «Somministrati insieme funzionano ancora meglio per prevenire l’infezione - aggiunge la professoressa Francisci – hanno una protezione da 6 mesi a un anno e, a differenza degli altri trattamenti, sono iniettati per via intramuscolare.

Inoltre dovrebbe essere efficace per tutti i tipi di varianti, gli studi sono in corso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA