Città di Castello, coltello alla gola per rapinare un benzinaio

Città di Castello, coltello alla gola per rapinare un benzinaio
di Walter Rondoni
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Martedì 27 Dicembre 2022, 08:07

Due rapine in meno di un'ora. Anti vigila di Natale da paura a Città di Castello, con una coda che si allunga al giorno dopo verso San Giustino, teatro di un paio di colpi in appartamento. Altotevere sotto scacco mentre è in atto la corsa ai regali. Intorno alle 19,15 di venerdì assalto al distributore carburanti di San Secondo. Due giovani, sembra non italiani, volto coperto da una sciarpa, cappellino in testa, sorprendono il titolare dell'impianto nel gabbiotto di servizio mentre esegue le operazioni di chiusura. Per farsi consegnare l'incasso della giornata lo minacciano con un lungo coltello, forse un machete. Arraffati 1.500 euro, si dileguano nella notte senza correre. Facile supporre che a poca distanza fosse in attesa un terzo complice al volante di una macchina con la quale la banda fa perdere le tracce. E mentre sul posto si fiondano i carabinieri della Compagnia tifernate per avviare le indagini, nelle vicinanze del centro storico di Città di Castello, il secondo attacco. Dal primo non sono passati trenta minuti. Anche in questo caso sono in due. Prendono di mira un uomo che sta rincasando. Forse lo seguono da un po' e quando lui apre il portone, s'infilano nell'androne condominiale profittano degli attimi necessari perché il dispositivo di chiusura a molla faccia di nuovo scattare la serratura. Puntano al marsupio del 60enne e non esitano ad aggredirlo alle spalle, colpendolo più volte in testa. Nella concitazione i banditi rompono il borsello e fuggendo “seminano” un cellulare, un portafoglio, un mazzo di chiavi. Restano nelle loro mani i pochi oggetti ancora nel borsello. L'anziano riporta abrasioni medicate al pronto soccorso, guaribili in sette giorni. Qui sono gli agenti del Commissariato di via Morandi ad iniziare la caccia ai malviventi. Ascoltano il rapinato, cercano eventuali testimoni, poi andranno ad esaminare le immagini delle telecamere della zona per raccogliere ulteriori elementi.

A San Secondo, invece, non ci sono “occhi elettronici” pubblici e chi indaga scandaglierà i frame dell'impianto di video sorveglianza del distributore e di qualche azienda del posto (ammesso ne esistano) per capire da quale parte sono scappati i rapinatori. Se avessero preso la direzione del capoluogo, prenderebbe corpo l'ipotesi che ad agire siano stati gli stessi. L'orologio e la distanza dei luoghi non lo escludono. La coincidenza di due coppie che colpiscono quasi in simultanea non convince. Poco più di un anno fa sempre in quella stazione di servizio le telecamere e gli appostamenti degli investigatori incastrarono il ragazzo che a più riprese aveva messo in tasca una somma considerevole. Con grandissima sorpresa nella rete cadde un amico stretto del gestore. Proprio quel giovane, convinto che la possibilità di muoversi senza destare sospetti lo avrebbe tenuto al riparo, nei giorni precedenti aveva rubato 1.400 euro. Nel tempo, molto di più: 200mila euro, dissero. Il furfante venne pizzicato con le mani nel sacco. L'unico precedente di una rapina in un distributore in Altotevere di cui si ha memoria si perde, invece, nella notte dei tempi. A Coldipozzo, non lontano da San Secondo, all'alba di Capodanno, un benzinaio fu derubato sotto la minaccia di una pistola appena ritirati 4mila euro dalla sua cassa continua. La banda si dileguò a bordo di una macchina di grossa cilindrata. Probabilmente, un colpo studiato nei dettagli per avere contezza dell'ora in cui veniva prelevato il contante dal self service. Tornando all'attualità, sono due le abitazioni di San Giustino “visitate” mentre i proprietari sabato erano al cenone. Forzato l'ingresso sulla strada, davanti ad una struttura per anziani, i malviventi hanno ripulito appartamenti situati su piani diversi. Bottino modesto: bigiotteria, qualche prezioso, pochi contanti. Difficile metabolizzare rabbia e frustrazione.

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