Falsi ricoveri per non pagare il ticket
Cgil e Udc: «E' il sistema che non va»

Falsi ricoveri per non pagare il ticket Cgil e Udc: «E' il sistema che non va»
di Federico Fabrizi
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Domenica 29 Giugno 2014, 16:57 - Ultimo aggiornamento: 17:53

PERUGIA - Come dire il diavolo e l'acqua santa dalla stessa parte: I primi responsabili sono i manager della sanit, sui falsi ricoveri la vede cos il segretario

regionale della Cgil Mario Bravi. Che va anche oltre: C' un sistema malato che non riesce ad impedire illeciti. E sulla stessa lunghezza d'onda anche il coordinatore regionale dell'Udc Maurizio Ronconi: Guai

ad addossare le responsabilit agli operatori invece che guardare l'organizzazione complessiva: liste d'attesa

inaccettabili, troppi presidi ospedalieri che fanno lievitare i costi, servizi parcellizzati e

duplicati....

«Sia chiaro - spiega Bravi al Messaggero - chi si

presume abbia sbagliato deve rispondere e una volta

accertata la responsabilità deve pagare. Ma con numeri così non c'è qualche operatore che sbaglia: questo è un sistema malato, non è la migliore sanità del mondo». Il riferimento alle scelte della giunta Marini è chiarissimo.

«In un sistema che produce fenomeni degenerativi così diffusi i primi responsabili anche per legge sono i manager, pagati dalla collettività, che dovrebbero garantire il buon andamento del sistema e non fare da spettatori alle ispezioni - rimarca Bravi - qui invece apprendiamo che proprio i manager denunciano i dipendenti con tanto clamore mediatico. Forse qualcuno cerca più propaganda che buona gestione. Attenzione a non criminalizzare gli operatori che lavorano e si sacrificano. E suona strano che tale problematica sia riproposta in coincidenza con l'esplosione di liste d'attesa, superticket, riforma bloccata... la Regione apra un serio confronto».

Gli fa eco sulla stessa linea - strano ma vero - il

coordinatore regionale Udc Maurizio Ronconi:

«Inaccettabile addossare tutte le responsabilità sugli

operatori evitando di approfondire le vere cause della vicenda. Da tempo sosteniamo che sulla sanità umbra si tessono troppe lodi interessate, distogliendo attenzione da un'organizzazione complessiva che fa acqua da tutte le parti».

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