Breda: «La Ternana non è allo sbando, adesso serve fare punti»

Il nuovo tecnico si presenta: "Con questo gruppo si può lavorare bene, non rispecchia la classifica che ha, Falletti lo vedo solo come trequartista".

Breda: «La Ternana non è allo sbando, adesso serve fare punti»
di Paolo Grassi
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 07:46

Le coincidenze con il passato legate al ritorno di Roberto Breda sulla panchina della Ternana non si limitano all'avvicendamento con il suo predecessore Cristiano Lucarelli anche a Livorno nel 2018, con una situazione simile e sempre in un 7 novembre. C'è un'altra analogia, stavolta tra questa sua nuova esperienza e quelle del 2015-2016. Anche allora arrivava dopo un allenatore che aveva scritto il suo nome nella storia della Ternana. In quel caso era Domenico Toscano, vincente con le Fere come lo è stato Lucarelli. Le sue prime parole evidenziano anche questo. «So bene - dice Breda - che subentro a un tecnico che ha scritto la storia e vinto un campionato a suon di record battuti». Poi, una battuta con la lingua a battere su un dente dolente: «Lui ha pure vinto tre derby. Io, i derby, li ho persi. Meno male che quest'anno non ce ne sono». Dopo 8 anni, torna alla Ternana con piacere. «Allora, era una situazione non molto diversa da quella di adesso, ma facemmo un buon lavoro. Però non si vive di ricordi. Sono tornato qui perché ritengo che con questo organico a disposizione si possa lavorare bene». Le sua parole arrivano prima del primo allenamento, spostato all'antistadio Taddei per la pioggia che è caduta ieri su Terni. «Per capire su quale campo ci alleneremo nel corso della stagione - dice - voglio prima parlare con i ragazzi e sentire cosa ne pensano loro. E' chiaro, poi, che le condizioni meteorologiche determineranno la scelta da fare. Erba o sintetico? L'importante non è tanto quello, quanto dare continuità e qualità al lavoro». Prima seduta a porte chiuse.

«Non c'è un squadra alla sbando - dice - perché è stata anche poco fortunata ed ha fatto vedere buone cose. Il valore non rispecchia la classifica». Ma la classifica è quella. E allora, Breda sa che contano più di tutto i punti. «Dobbiamo concentrarci su due aspetti, la partita da affrontare e la crescita del gruppo. La serie B non è il campionato dei nomi, ma dei gruppi che diventano squadre. La partita è una conseguenza della settimana di lavoro e il risultato ci dice se abbiamo lavorato bene, o meno». Sull'aspetto tattico non si sbilancia, anche se fornisce qualche indicazione: «Non sono mai stato fiscale con i moduli. Ho un'idea di partenza, ma bisogna vedere come è interpretata. L'aspetto tattico e l'aspetto psicologico sono due parametri importanti allo stesso modo e devono coincidere. Via tutti gli alibi, via tutto quello che non serve. Bisogna parlare sul campo». Un punto fermo, però, è sul trequartista, figura costante nel calcio di Breda. E qui, ha Cesar Falletti. Lo ha già allenato e fatto maturare nella sua precedente militanza sulla panchina rossoverde, tirando fuori da lui il meglio proprio utilizzandolo in quel ruolo. «Lo avrei voluto con me anche dopo - confessa - perché fa la differenza. Lui è un trequartista e lo vedo solo così. Può fare molto di più, così come gli altri». Domenica 12 novembre, l'esordio con lo Spezia. «Una partita tosta e bella. Cominciamo lì un cammino, tutti uniti. Con le prestazioni, ma soprattutto con i punti». In staff ci sono il vice Vincenzo Melidona e il preparatore atletico Donatello Matarangolo.

Potrebbero, però, unirsi anche altri. «Ma io - precisa Breda - ho pochi e fidati collaboratori. Non ho mai creduto in staff troppo numerosi. Mi sanno tanto di fumo».

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