Applewatch con i soldi pubblici
solo punta d'iceberg di sprechi

La lista della spesa della Provincia con incluso l'Applewatch
di Italo Carmignani
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Martedì 23 Febbraio 2016, 21:59
A volte ascoltano. A dimostrazione della volontà di risparmio, la Provincia non incarica una commissione a parte per indagare sull’acquisto di un lussuoso Applewatch (orologio) ordinato da un dirigente, ma delega tutto a una già esistente, la “controllo e garanzia”, ribattezzandola “spreco e follia”. 
La vicenda è quella segnalata dal Messaggero: un ordine d’acquisto del 22 gennaio 2016 (in piena era spending review) in cui tra telefonini e tablet superlusso, è in programma anche un Applewatch, orologio-cellulare must della casa di Cupertino. Ovviamente nessuno ha ancora capito il motivo dell’ordine, ma tutti intuiscono la contraddizione con la cancelleria ordinaria di un ufficio pubblico. Ieri la Provincia ha preso atto ufficialmente del problema e oltre a bloccare l’ordine, come auspicato da queste colonne, il Consiglio ha votato all’unanimità l’incarico di aprire un’ indagine interna sul caso. A occuparsene sarà la commissione “controllo e garanzia” presieduta temporaneamente da Enea Paladino e dalla vicepresidente Erika Borghesi. 
Con l’animo in subbuglio per la scoperta, è stata proprio la consigliera del Pd a intervenire sul tema in Consiglio per ricordare la necessità di mantenere un rapporto corretto tra il corpo politico e quello amministrativo della Provincia. Una fiducia reciproca da non incrinare per la boria di qualche irresponsabile figlio di una spesa pubblica estinta con la precedente legislatura provinciale. Un rapporto che secondo la Borghesi si deve fondare sul binomio responsabilità e controllo senza neanche l’immaginazione dello spreco. In cambio delle virtù ci sono valori e necessità, dall’occupazione al corretto funzionamento della macchina pubblica. Oltre alla commissione, sono al lavoro anche gli uffici di controllo quelli elusi dal dirigente viziato. Si tratta di stabilire se l’ordine bloccato in tempo sia solo un episodio isolato o faccia parte di una catena di acquisti incauti consumati negli anni come i peccati. Sul tema è intervenuto anche Maurizio Ronconi , leader del Centro Democratico. Lui chiede provvedimenti disciplinari per l’insensibilità e la protervia di chi ha reso ridicolo tutto l’ente provinciale. Ai più basterebbe un ravvedimento e magari la sospensione dello stipendio. Lasciando scandire il tempo di punizione all’umile rintocco di un orologio a cucù.
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