Finito il dissesto, ma il sindaco Stefano Bandecchi precisa: «Ancora troppi debiti: nessun taglio alle tasse»

Finito il dissesto, ma il sindaco Stefano Bandecchi precisa: «Ancora troppi debiti: nessun taglio alle tasse»
di Claudia Sensi
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Martedì 30 Gennaio 2024, 09:08

TERNI Il Comune di Terni rischia un secondo dissesto finanziario. Lo ha detto il sindaco Stefano Bandecchi in una conferenza stampa indetta nel caffè letterario della biblioteca comunale, alla quale erano presenti anche l'assessora al bilancio Michela Bordoni e la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci. «Il dissesto lo ha chiuso l'Organo straordinario di liquidazione il 10 gennaio scorso. Un un atto obbligato - ha detto il sindaco - ora però non possiamo pagare oltre il 70 per cento ai creditori. Se accetteranno questa percentuale bene, avranno il pagamento immediato, sennò il Comune tornerà in dissesto».

La proposta transattiva dell'Osl era il 60 per cento del credito, l'amministrazione Bandecchi compie un ulteriore passo, ma non andrà oltre. Complessivamente si tratta di una partita di circa 33 milioni di euro. «Abbiamo deciso di dare a Terni quella dignità di bilancio che merita - ha evidenziato l'assessora Bordoni - con un atto che fa il punto di quello che ci lascia l'Osl e pone un indirizzo per uscire definitivamente da questa situazione».
Il sindaco punta il dito sulla passata amministrazione. «La vecchia giunta ha lasciato, dal 2018 ad oggi, circa 70 milioni di euro di debito e i denari che questo Comune deve incassare, dal momento che non c'è una procedura di incasso efficace, sono circa di 80 milioni. E comunque con i crediti non si pagano i debiti». La maggior parte dei creditori sono pubbliche amministrazioni, ossia aziende partecipate. «Solo a Terni avete fatto delle partecipate dove il Comune garantiva tutto e si è preso le responsabilità. Quelli che devono prendere i soldi sono tutte persone che lavorano con il Comune di Terni - ha detto Bandecchi - parlerò anche in maniera sboccata, non sarò un principino, ma so creare aziende che valgono miliardi. Loro devono continuare a lavorare con questo Comune».

NO MUTUI

E vista la situazione il primo cittadino ha deciso di non contrarre altri mutui. «La linea che ho dato negli ultimi sette mesi è di non creare ulteriori debiti che poi vadano a gravare anche con gli interessi sulle casse comunali. Questi poveri cittadini hanno bisogno di essere trattati nella maniera giusta. Fra cinque anni vorrei far trovare ai ternani meno debiti di quelli che io ho trovato. Ma voglio lanciare un messaggio chiaro: volete una città a posto, una città pulita, una città che funziona bene? Allora se prendete una multa in macchina dovete pagarla, se si arriva l'Imu dovete pagarla». E di abbassare le tasse non se ne parla proprio. «I ternani non avranno nessuna diminuzione delle tasse, non l'ho mai promesso in nessuna campagna elettorale». 

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