Amelia, il giallo della scomparsa di Barbara Corvi tra indizi e un finale ancora da scrivere

Giovedì l'udienza in tribunale per decidere se archiviare o no le indagini su Roberto Lo Giudice

Amelia, il giallo della scomparsa di Barbara Corvi tra indizi e un finale ancora da scrivere
di Nicoletta Gigli
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Martedì 4 Luglio 2023, 08:30

AMELIA - E’ il 27 ottobre 2009. Dalle campagne di Montecampano sparisce Barbara Corvi, 35 anni, amerina, moglie di Roberto Lo Giudice e madre di due figli.

Di lei si perdono le tracce come in un film di cui ancora oggi non si conosce il finale. La procura apre l’indagine e punta la lente su Roberto, un cognome pesante da portare. E’ arrivato ad Amelia nel ‘90 col padre, poi morto in un agguato mafioso, sottoposto alla sorveglianza speciale con divieto di soggiorno a Reggio Calabria.

Si apre un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona e Roberto, mai iscritto nel registro degli indagati, viene sottoposto a intercettazioni telefoniche e ambientali. La prova che abbia ucciso Barbara per gelosia non si trova e nel 2014 il fascicolo sulla scomparsa viene archiviato. La famiglia non si arrende e invoca nuove indagini. Nel 2020 il procuratore Liguori riapre l’inchiesta e invita in caserma Roberto e suo fratello. Il 30 marzo 2021 Roberto viene prelevato da Montecampano e portato in carcere per l’omicidio di Barbara. Il 22 aprile viene scarcerato grazie al provvedimento del Riesame, che non ravvisa un grave quadro indiziario. Tesi sposata dalla Cassazione, secondo cui non ci sono prove che Barbara sia morta.

Un anno fa il gip decide che l’indagine su Roberto deve andare avanti per nuovi accertamenti. La prossima puntata giovedì alle 9 in tribunale.

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