A Perugia gli sfregi e la sfida: spray sulle pareti appena ridipinte in centro storico

Gli sfregi in via della Rupe
di Egle Priolo
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 08:00

PERUGIA - È uno degli accessi più caratteristici al centro storico. Un tunnel che alle spalle ha il panorama più invidiato dell'acropoli e davanti la vivacità di via Oberdan che si immette in piazza Matteotti. Dieci metri tra i palazzi storici per immergersi nel cuore della città che meritano rispetto. Tanto che solo pochi giorni fa erano stati ridipinti dell'ocra di ordinanza. E però via della Rupe sembra non riuscire a reggere agli attacchi dei vandali, che hanno pensato bene di imbrattare le sue pareti con scritte nere e rosse. Una lunga firma rossa a sinistra e un tag nero di un writer non degno di questo nome sulla destra. Per due sfregi immediatamente visibili a chi, cittadini o turisti, sceglie la stazione del Pincetto del minimetrò per entrare in centro storico.

Tra l'altro è impossibile non pensare a una sfida nei confronti degli uffici che hanno mandato gli operai con rullo e vernice. La tempistica infatti tradisce un'idea: appena le pareti sono state ripulite, vanno nuovamente sfregiate. Quei dieci metri intonsi evidentemente urtavano il senso estetico degli incivili senza alcun rispetto per la città e la cosa pubblica: sono immacolati? Vanno sporcati prima che ci pensi qualcun altro. Ma non solo. Perché se non bastasse la memoria prima della verniciatura, nonostante il lavoro degli operai si intravede la scritta principale che aveva già deturpato una delle entrate di Perugia. Sempre la firma di un gruppo ultras riconducibile alla Curva Nord. E qualcuno, magari anche per dispetto, ha pensato bene di riproporla quasi uguale sopra la nuova tinta. Una sfida come per dire “voi pulite, ma noi siamo più veloci”. Con la bomboletta più rapida della soddisfazione di vedere un pezzo di città ripulito.
Un angolo, poi, veramente tra i più amati e apprezzati, che ha visto un importante impegno dell'amministrazione, tra la cura per il capolinea della metropolitana di superficie, il rispetto per l'area verde spesso location per picnic improvvisati con vista su Assisi e l'appeal della biblioteca degli Arconi che, con i giochi davanti, intercetta la passione anche delle famiglie con i bambini.

A cui si dovrà spiegare da piccoli quanto sia sbagliato deturpare la propria città, con firme che nessuno apporrebbe sulle pareti di casa propria ma si sente libero di farlo sulla casa di tutti.

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